Cento
12 Febbraio 2018
Anche il senatore Antonio Razzi alla terza giornata della manifestazione di patron Manservisi

Gianluca Impastato e Povia movimentano il Carnevale di Cento

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Martin Miraglia

Una piazza del Guercino gremita e festosa ha accolto la terza giornata del carnevale di Cento, scaldando ulteriormente l’atmosfera di una giornata limpida e che timidamente mostrava uno dei primi pallidi soli dell’anno. Una giornata che, oltre alla sfirata dei quattro carri delle associazioni carnevalesche, ha visto protagonisti due artisti su tutti: il comico di Colorado Cafè — ed ex Grande Fratello  Vip — Gianluca Impastato e il cantautore Povia che dapprima ha cantato in itinere sul carro dei ‘Risveglio’ per poi concedersi in un’esibizione a sorpresa sul palco della manifestazione.

A fare la sua comparsa è stato anche l’ormai ex senatore Antonio Razzi: Fiordaliso, conduttrice di quest’edizione del carnevale, ha lanciato un appello sulla sua condizione lavorativa: “Non è stato ricandidato, troviamo un lavoro al senatore Razzi”. Lui, per la cronaca, non si dice preoccupato: ha sempre lavorato, al massimo arrangiandosi, e conferma il suo ruolo nel “tenere a bada la Corea del Nord: io ci ho messo del mio, poi la gente può apprezzarmi o no ma è la verità”. Dopo di lui è il turno di Impastato. Fa sapere di essere arrivato in aereo da Renazzo prima che Ivano Manservisi, il patron del carnevale, gli organizzasse il trasporto fino al centro della cittadina. “Mi ha detto che mi avrebbe mandato l’auto presidenziale usata da Bush, e quindi sono arrivato con l’autobush”, è il suo sketch di apertura che l’ha poi visto recitare alcuni dei passaggi del suo tour, debitamente pubblicizzato, e, istigato da Fiordaliso, anche un flashback nei panni di Chicco D’Oliva, il sommelier bizzarro e decisamente inesperto del suo repertorio televisivo.

Discorso a parte va fatto per Povia. All’inizio della manifestazione sale sul carro dei ‘Risveglio’ per una performance live: al primo passaggio davanti a piazza del Guercino canta ‘Quando i bambini fanno oh’, al secondo ‘Immigrazia’, brano dal testo anti-immigrazione che già aveva fatto suscitare diverse polemiche al lancio della scorsa estate. In entrambi i casi, comunque, viene accolto bene dal pubblico e poi si lancia in un bis direttamente dal palco, ricercatissimo per un selfie prima e dopo l’esibizione e anche mentre prepara l’attrezzatura per il suo pezzo. Più tardi, dirà che l’esperienza gli è piaciuta molto: “Risveglio è una parola che mi piace, è stata una scelta pensata dagli organizzatori. Risveglio è una parola che ci siamo dimenticati da tanto tempo ed è bello il fatto che questo carro abbia puntato sul messaggio che dobbiamo salvare l’innocenza perché è banale dire che i bambini sono il futuro ma non dobbiamo pensare solo ai loro diritti quanto al loro valore altrimenti si apre un mondo. I bambini dovrebbero crescere con una figura paterna e materna dove possibile e poi sono i grandi che insegnano a fare la guerra ai bambini, mai il contrario”. E ancora: “Io faccio tutto per le mie bimbe, scrivo pensando a loro, poi alcune canzoni possono diventare ‘provocanzoni’ e accendere un dibattito perché la musica deve farlo. Ed è per questo che sono un po’ tagliato fuori dalle televisioni grandi, da Sanremo, perché se si aprisse un dibattito sul deficit, sul debito pubblico, sull’utero in affitto, sulla storia poi magari la gente si ricorda di cose che nessuno ha voglia vengano ricordate. Sono povero ma libero, mi hanno offerto molti zeri in trasmissioni che ritengo per teleritardati e ho rifiutato: qui mi è piaciuta la causa. La gente dorme, io mi candiderei anche ma la maggior parte degli italiani sono un po’ rincoglioniti”.

Tra le esibizioni della giornata poi vanno menzionate anche quelle di Diana Tinari, la ‘bomber’ di Avanti Un Altro — trasmissione a premi condotta da Paolo Bonolis — e della finalista di Miss Marocco, l’italomarocchina Rania Drissi, e della fotomodella per l’alta moda Veronica Avanzolini.

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