di Giuseppe Malatesta
Comacchio. Parte dalla sua Comacchio la volata elettorale di Maura Tomasi, candidata leghista alla Camera nel collegio uninominale di Ferrara Mare e secondo nome nella lista proporzionale Modena Ferrara. E dalla direttiva Bolkestein, tema determinante su cui le idee sono più che chiare: una norma “da accartocciare e gettare nel pattume”, ritiene Tomasi, sostenuta in questa direzione dal segretario provinciale Lega Nord Alan Fabbri.
“Bisogna smettere di dire, in questo caso come in altri, che l’Europa ce lo chiede. L’Europa – spiega con tenacia la candidata – emana direttive che possiamo evitare di recepire, andando incontro a conseguenze, forzature e sanzioni, ma allo stesso tempo tutelando gli interessi dei nostri cittadini. Applicare in risposta all’Ue la clausola di supremazia è l’unica possibilità che abbiamo per scongiurare un grave rischio per la nostra economia di riviera, che avrebbe ripercussioni sull’intero territorio”.
A stare a cuore a Tomasi anche la sorte dei lavoratori della pesca, per i quali “vanno mantenuti gli sgravi fiscali che la legge di bilancio vuole eliminare, mettendo a repentaglio la sopravvivenza di un settore già sofferente”, e l’animo si scalda sui temi di sicurezza, giustizia e certezza del diritto e immigrazione.
“Viviamo in un Paese che è, per ammissione del procuratore generale bolognese, meta preferita di criminali in quanto a impunità. Mi piacerebbe fare la mia parte e intervenire per modificare quelle norme assurde che ci hanno condotto a questo”. Le soluzioni? Giustamente in linea con il progetto nazionale Lega. A partire dalla legittima difesa, “ritoccata da Berlusconi, sì ma dieci anni fa. Oggi le cose sono cambiate, e se uno viene in casa mia deve sapere che entra in piedi ma non so come ne esce: faccio fatica a mettere a rischio l’incolumità dei miei figli, credo sia umano”.
E ancora, la deputata Tomasi interverrebbe con decisione su regolamentazione dei flussi migratori (“stop all’invasione”), tutela delle vittime di stalking, le cui querele “finiscono nei cassetti delle Procure per troppo tempo”, lotta all’abusivismo commerciale e politiche a sostegno della famiglia. Argomenti che porterà all’attenzione dell’elettorato da Comacchio alla città nelle numerose tappe previste.
“Non ci sono territori che valgono più di altri, mi propongo come rappresentante dei ferraresi, a prescindere dalla loro fede politica e dal fatto che io sia una fiera candidata della Lega. Il mio è un appello al voto in ragione territoriale”.
A ventitre giorni dalla chiamata alle urne, la conquista della provincia estense è un “obiettivo realizzabile” secondo la Lega e secondo Alan Fabbri, che non resiste all’invettiva politica contro l’avversario Dario Franceschini. “Dopo aver suddiviso la provincia per evitare una sconfitta certa, il Pd candida sprovvedutamente il ministro o i vari Marattin, dimostrando il totale scollamento con le comunità. I sondaggi – spiega Fabbri – ci dicono che i seggi estensi sono ottenibili: Ferrara stessa ‘balla’ e i voti del basso ferrarese saranno decisivi nel testa a testa tra Tomasi e Franceschini”.
“Noi – conclude Fabbri – abbiamo scelto i nostri candidati tra coloro che conoscono il territorio, Maura è una comacchiese, una ferrarese, oltre che una leghista. Contiamo sul sostegno dell’elettorato e su ruoli importanti nel prossimo governo di centrodestra”. Da Fabbri infine saluto al compianto Iginio Ferroni, “una persona di grande valore umano e politico che ha dato tanto alla sua comunità e non solo”.
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