di Giuseppe Malatesta
Bosco Mesola. Non sarà la buona opinione che hanno di lui i vicini di casa a salvare dalle beghe giudiziarie Demis Fogli, il 40enne fermato con l’ipotetica accusa di duplice tentato omicidio dopo la violenta aggressione ai danni di sua madre, Antonella Fabbrini, e della giovane nipote quindicenne che si trovava in casa con loro.
“Mai l’avrei pensato capace di una cosa del genere – racconta infatti Ermanno Fogli, che vive in un appartamento al primo piano e che conosce la famiglia in questione da oltre trent’anni. “Siamo cresciuti insieme con Demis, giocavamo da piccoli in cortile, anche con sua sorella che abita tutt’ora a Bosco Mesola: è sempre stata una brava persona, certo le ragazzate le fanno tutti, ma ce ne passa”.
E così quando poco dopo le 7 di mercoledì mattina ha sentito urlare madre e figlio al piano di sopra, mai Ermanno si sarebbe aspettato di assistere ad una scena simile. “Lui le urlava di andare via, ho sentito un gran trambusto, ma solo quando è arrivata l’ambulanza ho capito che era successo qualcosa di grave, prima non avevo dato peso, capita di sentir litigare i vicini. I litigi tra di loro non erano particolarmente frequenti, e comunque non ho voluto intromettermi più di tanto”.
Anche Domenica Grigatti, condòmina più anziana e amica della signora ferita, è stupita del comportamento di Fogli. “Avrà perso la testa all’improvviso, perché è un ragazzo tranquillo, normale”. Domenica esclude problemi personali dell’uomo, come pure rapporti burrascosi con i genitori o problemi economici. “In passato aveva avuto qualche problema con la droga, se ricordo bene. Ora non credo abbia questo genere di problemi, ma non si sa mai. Lavorava come pescatore a Goro, ma sua madre lo aiutava tanto, ‘si toglieva di bocca’ quello che poteva servire a lui”.
Le tracce di sangue sul pianerottolo dell’abitazione
Idem suo padre, Rosario Fogli, al lavoro con il suo camion mentre in casa si scatenava l’inferno. “Buono, gentile, per i figli c’è sempre stato mi pare. Una famiglia normale – conferma Domenica -, vivono tutti qui a Bosco Mesola, Demis con la sua compagna, una ragazza dell’est”.
“L’ho visto scappare stamattina, praticamente nudo. Sono contenta che l’abbiano trovato, meglio così”, racconta ancora Domenica. “Ho sentito una gran confusione, Antonella ha cercato di chiedere aiuto alla mia porta, ma non ce l’ha fatta: quando ho aperto era svenuta in un lago di sangue. So che in ambulanza è riuscita a parlare poi, spero torni presto a casa, mi racconterà lei cosa è successo”.
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