Politica
8 Febbraio 2018
Gli azzerati in testa alle priorità: "Non mollate". Candidate tre donne, Peruffo: "Non è solo la sinistra a rappresentare le istanze femminili"

Pace fiscale e sicurezza, Forza Italia: “Ferrara merita di meglio”

di Redazione | 4 min

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Il primo incontro di Annamaria Bernini, senatrice di Forza Italia e capolista nel listino del Senato per il partito, appena arrivata all’Hotel Astra nella tarda mattinata di mercoledì per la presentazione delle candidature ferraresi, è con una rappresentanza degli azzerati Carife.

Un incontro che dura una decina di minuti, che si svolge tra promesse di successivi incontri pubblici, l’ammissione della senatrice che quanto fatto fin qui “è insoddisfacente”, la consegna di un documento degli stessi azzerati con alcuni spunti su come intervenire dopo le elezioni per risolvere il problema degli azionisti — “che coinvolge 32mila famiglie che non erano investitori istituzionali o scafati ma pensavano di acquistare prodotti retail” —, critiche alle modalità di risoluzione — “Sarà la decima volta che vedo attingere dai conti dormienti, chissà se ce ne sono ancora di fondi” — e alcune benauguranti strette di mano — “Forza, non mollate”.

Solo dopo tocca ai candidati veri e propri, oltre a lei la coordinatrice provinciale del partito Paola Peruffo e l’assessore di Bondeno Cristina Coletti. “Al tavolo ci sono 3 donne, perché non è solo la sinistra a rappresentare le istanze femminili”, dice Peruffo che poi plaude alla formazione delle liste e all’impostazione moderata del suo partito.

“Le liste dei candidati alla Camera vedono nel proporzionale me e Sgarbi – spiega la forzista -, mentre al Senato in prima posizione c’è Bernini e alla terza Coletti. C’è stata un attenzione notevole al territorio nella costruzione delle liste. Forza Italia è la forza di equilibrio della coalizione di centrodestra: dobbiamo uscire vittoriosi perché siamo in grado di governare in modo diverso questo Paese”.

Coletti invece si dice “pronta a mettere in campo la mia esperienza e farò di tutto per il partito che rappresento”, raccogliendo il plauso della Bernini: “In politica locale se non si è bravi, se non risponde concretamente ai bisogni della gente che vedi tutti i giorni poi non ce la fai: non vieni rieletto, non viene confermato l’assessorato… In quella nazionale si può trovare qualche scappatoia, sui territori no”.

Ed è proprio alla Bernini che tocca illustrare il programma elettorale di Forza Italia quale ospite illustre del coordinamento ferrarese del partito e anche forza trainante per la raccolta dei voti al Senato in un partito abbastanza centralistico sui profili di leadership. Oltre al problema degli azzerati, e quindi della stabilizzazione del credito, tra le necessità impellenti ci sono anche la flat tax — o “pace fiscale verso il contribuente” — e la sicurezza, tutti temi per i quali “Ferrara merita di meglio rispetto a quanto ha avuto fin qui”.

“Quello degli azzerati – dice la capolista al Senato – è un problema che abbiamo iniziato ad affrontare nel 2015 e non abbiamo ancora risolto. La prima cosa da fare, come si dice sui giornali quando si annunciano le priorità dei primi 100 giorni, è un riordino del sistema delle banche popolari e del credito cooperativo. Io non appartengo a una categoria politica ad alta capacità di polemica, ma mai il legislatore ha affrontato così male un problema. Uno dei problemi da affrontare poi sarà anche quello della stabilizzazione del credito, perché qui si parla di carne e sangue delle persone”.

Sul resto dell’economia “Bonaccini si vanta di avere un tasso basso di disoccupazione intorno al 6%, ma qui a Ferrara siamo quasi all’11, e il reddito pro capite è il più basso dell’Emilia. Va trovato il rimedio, la cura, e per noi è la riforma fiscale: questo sistema è progressivo solo per quanto riguarda l’Irpef, il resto è tutto fatto di patrimoniale dalle tasse sulla casa a quella sui rifiuti dove non si paga per quanto si butta, e non mi sembra che i poveri siano avvantaggiati da questo sistema”, dice facendo riferimento alle critiche sulla non progressività della flat tax avanzate “dalla sinistra che ha fatto passare questo messaggio in modo molto efficiente”.

“Dobbiamo rendere antieconomico evadere, e questo significherà avere accesso a una grande liquidità per le casse dello Stato, insieme a completare una grande semplificazione per dare una pace fiscale ai contribuenti. Pagare le tasse non può essere una vessazione: non si tratta di una sanatoria ma di equità fiscale”.

Sulla sicurezza invece “la sinistra deve capire che chi soffre da questo fenomeno indiscriminato (l’immigrazione, ndr) sono le fasce più disagiate, non i salotti buoni dove viene servito il caviale. Nessuno vuole sparare ai migranti o farli annegare. La differenza è tra chi affronta il problema in maniera sgraziata e chi fa politica: serve mettere in atto un piano che veda il controllo alle partenze e la chiusura degli arrivi in un’ottica successiva di un aiuto in loco perché non è un problema geopolitico ma geografico: non possono venire tutti qui, non ci stanno”, conclude Bernini che per ultimo lascia un attacco a Franceschini “che è quello che ha firmato il Salvabanche e il riparto dei migranti insieme all’Anci facendo sì che realtà come questa ne ospitino più di quelli che potrebbero”.

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