di Marcello Celeghini
Formignana. “Chiediamo più partecipazione alla cittadinanza nel processo di fusione”. È questa la richiesta che si leva in un coro unanime dalla seduta del consiglio comunale di Formignana, riunitosi martedì sera per approvare la rosa di nomi da proporre alla Regione nell’eventualità che il processo di fusione porti alla nascita di un nuovo comune con Tresigallo.
Le denominazioni Città Nuova del Volano (scelta dai bambini della 5° elementare di Formignana), Riva del Volano, Tresignana e Torre del Gallo hanno ricevuto un consenso unanime dal Consiglio.
Maggioranza e opposizione viaggiano, quindi, a braccetto per superare tutti gli adempimenti legislativi per consentire lo svolgimento del referendum entro il prossimo autunno. Ora ciò che preme alle forze politiche è di cercare di coinvolgere la cittadinanza per recepire idee e proposte sempre nell’ottica di un processo di fusione che parta dal basso.
“Siamo soddisfatti che in entrambi i comuni ci sia una volontà unanime di proseguire nel processo di fusione per il bene delle nostre comunità- spiega il consigliere di maggioranza Paolo Migliorini-, ci dispiace solo la scarsa partecipazione della cittadinanza nelle varie iniziative pubbliche finora organizzate per parlare della fusione. Se il referendum dovesse essere un fallimento, le ripercussioni saranno pesanti per la nostra comunità in termini di sostenibilità economica”.
Il sindaco formignanese Laura Perelli smentisce invece alcune fake news circolate nei giorni scorsi in merito ai costi dello studio di fattibilità sulla fusione tra i due comuni del medio ferrarese. “Sono circolate voci che lo studio di fattibilità sia costato alle casse comunali ben 30mila euro, niente di più falso. Il costo complessivo dello studio è stato di 14.640 euro, circa 8mila finanziati dalla Regione e i restanti 6.200 dal Comune. È stato un lavoro scrupoloso durato mesi che ha preso in esame tutti gli aspetti della vita del nostro Comune – sottolinea la sindaca -. Tutti i benefici per i cittadini continueremo a spiegarli in varie iniziative pubbliche che organizzeremo appena finita la campagna elettorale per le elezioni politiche proprio per evitare strumentalizzazioni”.
Se la fusione dovesse andare a buon fine, il nuovo comune si troverebbe con una dote di 12 milioni di euro da investire. “In caso contrario il declino di Formignana è dietro l’angolo, non si potrebbero più garantire servizi essenziali alla cittadinanza- rivela la consigliera di minoranza, Barbara Grassilli-. Anche il tema della sicurezza ne risentirebbe positivamente. Proprio in questa seduta abbiamo approvato l’installazione di telecamere di videosorveglianza nei punti più sensibili del paese e con fatica abbiamo trovato le risorse anche per posizionare un vetro parabolico all’incrocio tra via Provinciale e via Codirusco per evitare incidenti. Con la fusione si potrebbero garantire molte altre risorse in questo ambito”.
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