Attualità
3 Febbraio 2018
Dopo il tam tam sui social, don Zanella, responsabile dell'Ufficio tecnico dell'Arcidiocesi, chiarisce i tempi dell'intervento sulla facciata nascosta ormai da un anno e mezzo

Entro luglio via i cerotti dal duomo, forse

di Redazione | 2 min

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La bella visione della facciata del duomo di Ferrara dovrebbe essere restituita alla cittadinanza e ai turisti entro luglio di quest’anno, ma non è detto.

A spiegare la situazione del cantiere per la messa in sicurezza della porzione anteriore della cattedrale è don Stefano Zanella, direttore dell’Ufficio tecnico dell’Arcidiocesi, che ha risposto agli inviti al chiarimento richiesti su Facebook della guida turistica Alessandro Gulinati prima e poi da Luca Tagliani (figlio del sindaco di Ferrara).

Un post di qualche giorno fa di Gulinati aveva acceso un discreto dibattito, soprattutto perché si evidenziava, da un lato, il perdurare dei lavori da oltre un anno e mezzo, nonostante dovessero essere conclusi ormai da tempo; dall’altro, la pessima visione di un telone bianco posto a copertura delle impalcature e, soprattutto, della facciata di uno dei luoghi simbolo della città. Con la paura che tutto il carrozzone dovesse durare addirittura fino al 2027.

A fare il punto della situazione è intervenuto direttamente don Zanella che ha chiarito alcuni punti importanti: “Entro giugno 2018 finiranno i lavori di messa in sicurezza della facciata della cattedrale ed entro luglio 2018 le impalcature dovrebbero venir rimosse”, spiega il parroco. Ma c’è un problema, sono date da prendere con le pinze perché nel frattempo potrebbero essere approvati i lavori per il restauro, come spiega lo stesso Zanella: “Se però ci sarà già la gara d’appalto per il restauro vero e proprio della facciata cioè, se entro quella data sarà pronto il protocollo di erogazione dei fondi del MiBact nei confronti della stazione appaltante arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, allora e solo allora la facciata resterebbe coperta, di certo in un modo più consono e non con questo telone bianco, e si potrà assistere ad un altro tipo di intervento”.

Don Zanella spiega anche perché sia stato apposto un telone bianco a copertura dei lavori, anziché adottare una soluzione stilisticamente più bella, come accaduto con il vicino Teatro Comunale: “Lo scempio di questo telone bianco che richiama tutti gli epiteti del mondo del web pensabili ed immaginabili, è dovuto alla provvisorietà dei lavori (sarebbero dovuti durare 5 mesi), dai pochi soldi per realizzare i ponteggi e per chiedere ad una ditta di mitigare l’impatto visivo con un manifesto. Salendo sulla facciata col ponteggio si è visto che quello che si credeva fosse un danno lieve è diventato gigantesco. Ecco il perché dei ritardi (si è dovuto riprogettare l’intervento) ed ecco il perché non vedete ogni giorno decine e decine di operai sulla facciata”.

La famigerata data del 2027 è invece quella prevista per la risistemazione completa dell’edificio, che comporta interventi stimati per quasi 15 milioni di euro.

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