di Lucia Bianchini

“Vogliamo mantenere la memoria, ma non solo come adempimento formale, per dare significato a questi eventi che si allontanano da noi: i testimoni vengono meno ed acquisiscono sempre più importanza i documenti” con queste parole Donato Selleri, dirigente scolastico del liceo scientifico ‘Roiti’ di Ferrara, ha introdotto l’incontro che si è svolto mercoledì 31 gennaio nell’aula magna dell’istituto in cui è stato presentato un lavoro svolto dai ragazzi per la celebrazione della giornata della memoria.

Le classi 3G e 4G dell’indirizzo beni culturali hanno costruito con il supporto dei loro insegnanti e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Ferrara una mostra virtuale dal titolo “La memoria del ricordo: da Ferrara a Fossoli” che sarà a breve online sul sito del Ministero dei Beni Culturali.

“Nel celebrare il Giorno della Memoria abbiamo voluto portare i ragazzi oltre la scuola per renderli testimoni presenti – ha spiegato Cristina Sanguineti, direttrice dell’Archivio di Stato di Ferrara -. Abbiamo fatto loro costruire una vera mostra online che rimarrà attiva sul sito proprio per far capire l’importanza della continuità dei lavori”.

La mostra è stata creata grazie alla piattaforma online ‘Movo’ – come hanno spiegato gli studenti delle classi che hanno realizzato il lavoro- e riguarda soprattutto la storia di alcuni cittadini ferraresi ebrei che sono stati deportati a Fossoli, in particolare 7 fascicoli, seguiti da un’intervista ad Andrea Pesaro, presidente della Comunità ebraica ferrarese. Attenzione particolare è stata dedicata all’arcispedale Sant’Anna che durante la guerra ha la funzione di accogliere gli ebrei la cui salute non permetteva la deportazione: molti i ricoverati con diagnosi fasulle tra cui il medico Maria Zamorani ed altri 5 ebrei ferraresi, le cui storie sono state approfondite dagli studenti del ‘Roiti’, che furono scoperti e dopo la deportazione a Fossoli furono trasferiti ad Auschwitz, dove morirono.

Alla fine della giornata Cristina Sanguineti e i docenti referenti del progetto Giorgio Rizzoni e Silvia Sansoneti hanno consegnato gli attestati di partecipazione agli allievi delle classi coinvolte.