Eventi e cultura
1 Febbraio 2018
Una parte della casa-galleria riproposta nell'esposizione, non senza sorprese

La Mlb home gallery a Bologna per “ArteFiera”

di Redazione | 3 min

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La Mlb partecipa ad ArteFiera 2018 con un progetto molto particolare: come traguardo legato ai dieci anni di attività della casa-galleria, l’idea di Maria Livia Brunelli è stata quella di riproporre in fiera parte della stessa home gallery.

Ovviamente non i due saloni rinascimentali dove la Mlb ospita i progetti curatoriali legati alle mostre del vicino Palazzo dei Diamanti, ma la camera da letto, dove i visitatori vengono accompagnati a scoprire le ultime novità proposte dalla galleria. La camera da letto è infatti il luogo in cui si entra in punta di piedi per poi rimanere affascinati dalle opere che affollano le pareti. Un luogo intimo che per poche ore a settimana viene aperto ai visitatori, in uno spontaneo gesto di accoglienza in nome dell’arte grazie al quale si crea una immediata empatia tra chi visita quegli spazi per la prima volta e chi li abita quotidianamente.

In fiera si è deciso quindi di ricostruire la camera da letto della Mlb con tanto di letto matrimoniale, comodini e opere alle pareti. Tra queste, opere vintage di Mario Cresci, opere recenti, in cui il grande artista si è divertito a giocare con la carta fotografica, piegando e accartocciando note fotografie di autori del passato, e la serie “D’Après Retablo”, nata dalla fascinazione della natura della Sicilia, alla ricerca nel paesaggio di segni magici, della dimensione del non visibile.

In esposizione anche nuove opere della serie “Mirabilia” di Silvia Camporesi, che ha iniziato una mappatura delle varie regioni italiane alla ricerca dei luoghi più particolari e poco conosciuti, di meraviglie naturali, costruzioni bizzarre, musei insoliti. Ecco allora fare la loro comparsa le pareti tappezzate di orologi del Museo Guatelli, o la surreale architettura zebrata della Rocchetta Mattei. Ma anche l’incredibile colosso dell’Appennino, una scultura cinquecentesca di 14 metri accucciata sopra un laghetto di un parco mediceo toscano, pura visione da film fantasy, che, come altre opere, la Camporesi ha scelto di stampare in bianco e nero per poi colorarla con grande pazienza a pastello, con un atto concettuale che gli ridà nuova vita.

Di grande intensità poi i ritratti inediti realizzati da Mustafa Sabbagh a due sorelle albine, bambine di una purezza cristallina che rischiano l’emarginazione per la loro “differenza” rispetto agli altri, ma che invece stanno riuscendo a fare di questo la loro identità e punto di forza.

Nello splendido ritratto di spalle delle due sorelle, il corsetto che le unisce sembra legarle in un vincolo di sangue, in una inquadratura dal raffinato rigore compositivo che fonde realismo magico e ritrattistica fiamminga. Ancora una volta l’artista italo-palestinese si fa portavoce con sensibilità ed empatia di un canone di bellezza insolito fondato sull’armonia dell’imperfezione.

Anna Di Prospero, artista appena trentenne che ha già ha vinto alcuni tra i maggiori premi mondiali di fotografia, è presente invece con una piccola antologica di opere, tra cui “Self-portrait with Eleonora”, scelta da Concita De Gregorio come immagine di copertina per il suo libro “Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione”, in cui la nota giornalista ha intervistato cinque giovani fotografe italiane. In un’altra opera della serie “Urban self-portrait”, l’artista ritrae se stessa in un poetico ed evocativo autoscatto in cui il suo corpo “interpreta” l’architettura dell’Auditorium di Oscar Niemeyer a Ravello, che sarà in mostra, insieme ad un’altra ventina di scatti dell’artista, in una personale a maggio 2018 nel Palazzo Ducale di Mantova.

E come ben sa chi ha avuto occasione di visitare dal vero la home gallery, anche in fiera non mancheranno delle sorprese: le nuove opere di Maurizio Camerani e Stefano Scheda, e le recenti scoperte, come Giovanni Scotti e Marilisa Cosello.

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