Attualità
24 Gennaio 2018
Una giornata di confronto tra professionisti ed esperti di più regioni per affrontare il problema legato alla diffusione di nuove sostanz

Convegno a Cona sul ‘dolore della mente’ e le sostanze psicoattive

di Redazione | 2 min

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Giovedì 1 febbraio si terrà all’aula Magna dell’ospedale di Cona il convegno regionale promosso dal servizio dipendenze patologiche del dipartimento di salute mentale “Il dolore della mente sotto l’effetto di sostanze Psicopatologia, disabilità residua e prospettive di recovery delle psicosi correlate all’uso di sostanze”.

Una giornata di confronto tra professionisti ed esperti di più regioni, che operano nel settore sanitario e universitario, per affrontare il grande problema legato alla diffusione di nuove sostanze psicoattive.

“Le nuove sostanze psicoattive infatti – come evidenzia Luisa Garofani responsabile scientifico del convegno e responsabile del servizio delle Dipendenze patologiche (Sert) dell’Azienda Usl di Ferrara – sono estremamente pericolose e troppo poco si sa dei processi che innescano nei loro consumatori, che sono per lo più giovani e giovanissimi.
Queste nuove sostanze danno, inoltre, la falsa impressione di essere una risposta a comando dei bisogni e dei desideri di chi le consuma, un meccanismo che interrompe la fatica del vivere apparentemente a piacere. Però non è così. Il rischio non si vede subito, e ancora troppo poco se ne ha consapevolezza. Per questo abbiamo pensato a questa giornata di studi che unisce esperienze e saperi diversi, perché questo facilita la nostra capacità di decodifica di quello che succede e fare una sensibilizzazione su un tema che nessuno può fronteggiare da solo, contando solo sulle sue conoscenze”.

La diffusione di nuove sostanze psicoattive nel complesso mercato del narcotraffico, che ha superato i tradizionali confini dello spaccio di sostanze stupefacenti affiancandole con
molecole non tabellate, contribuisce allo sviluppo di patologie psicotiche atipiche di crescente interesse clinico ed epidemiologico. Sono condizioni che richiedono conoscenze aggiornate e competenze tecnico operative integrate tra linee professionali appartenenti a diversi servizi. Le manifestazioni psichiche e comportamentali acute e la disabilità residua connesse al fenomeno pongono ai servizi una sfida sia sul piano clinico, per l’adeguamento delle procedure diagnostiche e trattamentali, sia sul piano organizzativo, per le inedite necessità di integrazione che vanno ben oltre i tradizionali protocolli sulle doppie diagnosi.

La partecipazione è gratuita.

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