Economia e Lavoro
19 Gennaio 2018
Il sottosegretario Baretta ha incontrato alcune associazioni per ricevere spunti da inserire nel decreto attuativo

Azionisti Carife, criteri e priorità per l’accesso al Fondo di Ristoro

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Muore Gabriella Sturani, l’addio di Vasco alla sua “Gabri”

E' stata partner di Vasco Rossi negli anni Ottanta e dalla relazione con la rockstar ha avuto un figlio, Lorenzo, riconosciuto dal padre nel 2003. Gabriella Sturani, originaria di Masi Torello, si è spenta a soli 56 anni, e i dettagli della morte non sono ancora stati resi pubblici. Ma è pubblico invece lo struggente post instagram scritto da Vasco e rivolto a Lorenzo

Il marito di Isabella Internò: “Mai chiesto nulla a mia moglie”

"Non sapevo nulla e non ho chiesto nulla a mia moglie sulla vicenda prima della riapertura del caso nel 2011”. Si può riassumere così la testimonianza in Corte d’Assise a Cosenza di Luciano Conte, marito di Isabella Internò unica imputata nel processo istruito per far luce sulla morte di Denis Bergamini avvenuta il 18 novembre 1989

Caporalato. Un “contratto morale” per ottenere il permesso di soggiorno

Una settimana lavorativa di sette giorni su sette, senza ferie, con soli trenta minuti di pausa pranzo e una paga da 7 euro all'ora, inizialmente promessa ma alla fine mai corrisposta. Queste le principali clausole del "contratto morale" - come lui stesso l'ha definito - che un 51enne di nazionalità senegalese aveva 'sottoscritto' con Ahmed El Alami della Coop Agritalia di Verona

Si è fatto il punto sulle possibilità di risarcimento anche per gli azionisti delle quattro banche risolte, tra cui Carife, nell’incontro tra il sottosegretario Pier Paolo Baretta e un gruppo di associazioni venete (Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, associazione Ezzelino III da Onara, Ferconsumatori, Lega Consumatori, Unione Nazionale Consumatori). Per Baretta è stata l’occasione per ricevere spunti da inserire nel decreto attuativo che darà il via alle istanze di accesso al Fondo di Ristoro per gli azionisti.

Presente all’incontro Erika Zanca, presidente della Lega Consumatori Veneto, ma che è anche responsabile della sede di Ferrara della questione Cassa di Risparmio la quale, nei mesi scorsi, si è occupata anche delle procedure di indennizzo forfettario e dei ricorsi all’Anac.

Il sottosegretario Baretta ha aperto i lavori ponendo l’attenzione su due punti decisamente importanti della “nuova”legge di bilancio: l’aumento della dotazione finanziaria passando da 50 a 100 milioni di euro – somma sicuramente insufficiente per ristorare tutti in prima battuta ma sicuramente rilevante – e l’abolizione della necessità di essere in possesso di una sentenza passata in giudicato e introduzione della procedura arbitrale dell’Anac, che già aveva gestito le procedure di ristoro degli obbligazionisti subordinati.

Nella discussione si è parlato molto degli azionisti delle banche venete che avevano aderito all’offerta transattiva. Quello che è praticamente certo è che chi ha già ottenuto qualche forma di risarcimento non potrà accedere, per quel titolo, al fondo ristoro. “Per ora – ha riferito Zanca – pare che i risparmiatori detentori di azioni e obbligazioni subordinate, che negli ultimi due anni hanno ricevuto forme di indennizzo per il titolo obbligazionario, potranno tranquillamente accedere al Fondo Ristoro ma solo per la quota relativa alle azioni”.

Molto a lungo si è discusso circa i requisiti che dovranno avere i soggetti che potranno presentare le domande. Quasi sicuramente verranno applicati i requisiti di reddito e patrimonio previsti per gli obbligazionisti (35.000 euro reddito, 100.000 euro patrimonio mobiliare), si è ipotizzato di valutare anche il requisito del patrimonio immobiliare, circostanza che le associazioni si augurano non si realizzi.

Quanto ai criteri di priorità nella liquidazione, a quanto pare la somma dei 100 milioni dovrà durare per i prossimi 4 anni, è evidente però che la somma sarà insufficiente a ristorare tutti i risparmiatori delle sei banche coinvolte. Per tale motivo il sottosegretario ha ipotizzato di inserire dei criteri di priorità. “Abbiamo chiesto, unitamente alle altre associazioni – spiega Zanca – che venga data la precedenza a soggetti in età avanzata, con una bassa fascia di reddito, con la presenza di invalidi in famiglia, con minori e/o studenti a carico. Un occhio di riguardo deve essere prestato anche ai risparmiatori attualmente disoccupati e/o con impegni finanziari”. “Inoltre – prosegue – abbiamo posto l’attenzione sul fatto che la legge di bilancio prevede che la liquidazione avvenga secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Se a questo criterio uniamo il fatto che la dotazione attuale del fondo non permetterà il risarcimento, nei prossimi 4 anni, nemmeno delle metà dei risparmiatori coinvolti rischiamo di innescare la guerra del tutti contro tutti, di far partire la corsa al risarcimento, corsa che indubbiamente penalizzerà una larga fascia di utenti”.

Risarcimento che potrebbe arrivare nel momento in cui il fondo verrà rimpinguato, anche se in prima battuta molti rimarranno però a bocca asciutta in attesa.

Infine è stata corale la richiesta al sottosegretario di avere tempi brevi nell’emanazione del decreto attuativo in maniera tale da porte far arrivare i primi ristori già a fine anno. Il sottosegretario Baretta ha confermato l’impegno che già aveva assunto, ribadendo la volontà del Ministero di rendere operativo il fondo il prima possibile. “Purtroppo la strada che ci porterà ad avere in mano il decreto attuativo è ancora lunga – commenta Zanca – e tutto può essere ancora messo in discussione. Quel che è importante, in questa fase, è che chi ancora non si è mosso, chi non ha richiesto i documenti alla banca lo faccia il prima possibile. La banca ha infatti 90 giorni di tempo per fornire la documentazione necessaria per poter intraprendere qualsiasi forma di tutela e, se il criterio cronologico non venisse rivisto, è evidente che anche un solo giorno di differenza potrà pregiudicare l’ottenimento dell’indennizzo in questa prima fase”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com