Voghiera
11 Gennaio 2018
Coldiretti dedica l'anno nazionale del cibo italiano nel mondo ai prodotti dei piccoli comuni

L’aglio di Voghiera tra i tesori nascosti dei borghi

di Redazione | 4 min

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C’è anche l’aglio di Voghiera Dop tra i migliori prodotti dei borghi dell’Emilia Romagna, presentati nella sede nazionale di Coldiretti a Roma in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo.

L’aglio voghierese, che si contraddistingue per il suo gusto dolce e delicato che gli viene conferito proprio dal suolo argilloso e limoso del territorio dove viene prodotto, rientra tra i tesori enogastronomici prodotti dai piccoli comuni emiliano-romagnoli.

I borghi sono la culla del 97% di tutti i prodotti Dop e Igp della regione con una rete di 140 realtà comunali con meno di cinquemila abitanti su un totale di 333 comuni. È quanto emerge dall’esclusivo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato dalla Coldiretti nella sede di palazzo Rospigliosi per raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, che potrà ora essere finalmente valorizzato e promosso grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.

Fra le 44 produzioni a denominazione d’origine che coinvolgono i piccoli comuni della regione il Marrone di Castel del Rio, Igp tipico della zona da più di 500 anni. Anche il formaggio di fossa di Sogliano (FC) Dop ha oltre cinquecento anni, visto che è nominato in due inventari del 1497 e del 1498. La produzione del Culatello di Zibello Dop (Pr) ha ufficialmente trecento anni, con la prima documentazione datata agli inizi del 1700, ma con una storia che risale al Rinascimento. Un primato dell’Emilia Romagna è anche il Vin Santo di Vigoleno, la più piccola Doc vitivinicola d’Italia, ottenuta con antichi vitigni autoctoni dell’area piacentina.

Delle 388 produzioni di eccellenza iscritte all’albo tradizionale della regione ben 20 – sottolinea Coldiretti – sono contraddistinte proprio dal nome del piccolo comune d’origine. Si va dal salame di Canossa (RE) alla castagna di Gusano (Gropparello – PC); dalla patata di Montese (MO) al Mandorlato al cioccolato di Modigliana (FC); dalla spongata di Corniglio (PR) all’uva Bianchetta di Bacedasco (Castell’Arquato – PC).

Quella dei comuni sotto i cinquemila abitanti è una rete diffusa su oltre il 38% del territorio, con una presenza che unisce il senso di comunità all’appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici. Nei piccoli comuni della nostra regione – ricorda l’organizzazione dei coltivatori – vivono 364.500 persone sul totale di 4,4 milioni di abitanti.

“L’approvazione della legge 158/17 sui piccoli comuni – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – è stato un obiettivo fortemente sostenuto negli anni da Coldiretti per tutelare e valorizzare un patrimonio enogastronomico, naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente, ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti nel nostro territorio”.

Secondo il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri, “i 140 Comuni che hanno meno di cinquemila abitanti sono una grande vetrina di promozione turistica, culturale e sociale, con un concentrato unico di specialità enogastronomiche e di bellezze naturali e architettoniche. I piccoli centri sono infatti il cuore della salvaguardia dell’ambiente e della valorizzazione del territorio e producono la stragrande maggioranza dei prodotti a denominazione d’origine che hanno reso famosa l’Emilia Romagna nel mondo”.

A seguire l’elenco dei prodotti che nel nome richiamano i piccoli Comuni dell’Emilia Romagna

Dop

Aglio di Voghiera (FE)
Culatello di Zibello (PR)
Formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone (FC)

Igp

Marrone di Castel del Rio (BO)

Prodotti tradizionali

Bomba allo zabaglione di Canossa (RE)
Castagna di Gusano – Gropparello (PC)
Castagna di Vezzolacca – Vernasca (PC)
Ciliegia Marasca di Villanova sull’Arda (PC)
Ciliegia Mora di Diolo – Lugagnano Val d’Arda (PC)
Lumache alla Bobbiese – Bobbio (PC)
Maccheroni bobbiesi – Bobbio (PC)
Mandorlato al cioccolato di Modigliana (FC)
Marrone di Campora – Neviano degli Arduini (PR)
Pancetta Canusina (RE)
Patata di Montese (MO)
Ribiola della Bettola (PC)
Salame di Canossa (RE)
Spongata di Corniglio (PR)
Tartufo Nero di Fragno – Calestano (PR)
Torta di riso alla bobbiese (PC)
Trote come si preparano a Succiso – Ventasso (RE)
Uva Bianchetta di Bacedasco – Castell’Arquato (PC)
Uva Bianchetta di Diolo – Lugagnano val d’Arda (PC)

Vini

Vin Santo di Vigoleno – Vernasca (PC)

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