Lagosanto
11 Gennaio 2018
Il presidente dopo le polemiche: "A volte non si tratta di razzismo, ma di un limite culturale superabile"

L’Auser ha scelto: porte aperte ai richiedenti asilo disponibili per il volontariato

di Redazione | 3 min

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Lagosanto. L’Auser laghese ha scelto: porte aperte ai giovani richiedenti asilo disponibili a svolgere attività di volontariato nel circolo locale. Ne era sicuro il presidente provinciale Sandro Guizzardi, anche mentre i soci battevano i pugni e ‘vociferavano’ la loro contrarietà all’iniziativa, confermata dal direttivo ad Estense.com.

Nel corso di un incontro tra lo stesso Guizzardi e dieci dei 13 consiglieri di Lagosanto, si è votato infatti all’unanimità il progetto di inclusione approntato in collaborazione con Asp Ferrara, l’ente che si occupa dell’accoglienza dei due ragazzi in questione.

Bando a ogni remora dunque. “Non sussistono problemi, anzi – conferma Guizzardi – si è teso a smontare un po’ il caso. Perché, come già detto, quando si discute di questi temi senza ipocrisia, vengono fuori dubbi e perplessità comprensibili: non si tratta di razzismo, ma di un limite culturale superabile”.

In base alle esigenze del circolo – quindi dei vari gruppi di attività, organizzati tra cura dell’esterno, attività culturali, ristorazione, pulizie eccetera – si predisporrà il coinvolgimento dei nuovi volontari, in base alla maggiore necessità del periodo. “Posta l’ampia disponibilità dei ragazzi, si stabilirà tutti insieme, anche con i loro tutor, come utilizzarli e soprattutto come valorizzarli”.

In dirittura d’arrivo l’accordo formale da sottoscrivere con Asp, che porrà – in base a quanto accaduto in altri contesti – un tetto massimo di una decina di ore settimanali di impiego e chiederà di evitare sovrapposizioni con gli altri impegni dei richiedenti asilo, corsi di alfabetizzazione in primis.

Sandro Guizzardi

“Direi che è andata bene, è andata come doveva andare” conclude Guizzardi, non prima di aver soddisfatto le curiosità sulla posizione della coordinatrice del circolo, Elisabetta Tagliatti: “In lei da parte mia e dei consiglieri c’è piena solidarietà e assoluta fiducia, in come ha svolto e sta svolgendo le sue funzioni”.

Su Tagliatti, nei giorni in cui veniva a galla il risentimento dei soci, si era espresso il consigliere comunale Federico Menegatti (M5S) parlando di “una brava persona che però non si è rivelata all’altezza della situazione, non capace di rappresentare la volontà dei propri iscritti verso la dirigenza provinciale e non in grado di fare valere gli ideali statutari all’interno del circolo”. “Chissà se il presidente Guizzardi, ha pensato anche al rinnovo del coordinatore o se Tagliatti stessa ha pensato alle sue dimissioni, vista la pessima figura pubblica” aggiungeva Menegatti.

“Non è vero che non è adeguata al ruolo, anzi, ne avessimo di coordinatori così” risponde Guizzardi. “Putroppo invece chi viene eletto nei consigli comunali spesso non è adeguato al ruolo, il problema è esattamente ribaltato. Evidentemente si esprimono giudizi senza conoscere la realtà. Le diversità di vedute che sono all’interno del consiglio comunale di Lagosanto non ci riguardano. Come dice il detto, un bel tacer non fu mai scritto”.

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