Politica
10 Gennaio 2018
L'insegnante del piccolo Matteo che inventò il termine commenta il fiore scelto dalla ministra Lorenzin per la lista Civica Popolare

Un simbolo “petaloso”, la maestra Aurora: “Il fine giustifica i mezzi”

di Redazione | 1 min

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Lorenzin e “petaloso”. Cosa potrà mai esserci in comune fra loro? Solo il simbolo della lista Civica Popolare, il nuovo soggetto politico centrista e alleato del Pd, guidato dalla ministra. Si tratta di “un fiore petaloso”, come la stessa Beatrice Lorenzin l’ha definito in un suo tweet, “frutto della fantasia di un bambino”. Ma quel bambino non è Matteo Trovò, il giovane di Copparo che ha inventato il termine che ha scomodato persino l’Accademia della Crusca, bensì “il figlio di una mia amica”, come rivela la Lorenzin.

E Margherita Aurora, la maestra del piccolo Matteo che anziché cestinare l’errore ha rimesso il nuovo vocabolo all’Accademia della Crusca? La sagace insegnante ha commentato la trovata della Lorenzin utilizzando un altro social network, Facebook, affermando che “il fine giustifica i mezzi”. “Il fine ultimo – precisa la maestra – sarebbe che #petaloso entrasse nei dizionari. Il mezzo è che oggi sia su tutti i giornali a causa della Lorenzin”.

Insomma, che venga utilizzato dalla ministra o da chicchessia non è il punto, l’importante è che il termine “petaloso” si diffonda il più possibile ed entri nel linguaggio comune, così da meritarsi di diritto l’ingresso nei vocabolari della lingua italiana

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