Attualità
28 Dicembre 2017
Al Barco la soluzione per togliere la spazzatura dalla strada è stata quella di infilarla alla rinfusa nei cassonetti non adatti

Rifiuti, il cattivo esempio dell’operatore ecologico

di Redazione | 3 min

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Decisamente non il buon esempio quello dato da un operatore ecologico di Ferrara che, per ‘risolvere’ il problema dell’abbandono dei rifiuti in via dell’Indipendenza a Barco, ha deciso di smistare quel che c’era un po’ ovunque in vari cassonetti.

Strada nuovamente pulita dunque, ma al ‘costo’ di annullare completamente qualsiasi idea di differenziazione dei rifiuti: l’operatore – ripreso in video da un cittadino – ha infatti inserito i rifiuti più disparati, da uno stendino a un copri cerchio per auto, fino a un cestino da bici, nei cassonetti della plastica e in quello per le ramaglie, senza andare troppo per il sottile.

Insomma, se da un lato potrebbe esserci un fattore di maleducazione da parte di alcuni cittadini che hanno scelto di ‘protestare’ contro il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti con i cassonetti a calotta semplicemente abbandonadoli per strada, dall’altra la risposta non sembra di certo quella più consona per la risoluzione del problema.

In questo caso poi l’opera sembra ancora più grave, perché quei rifiuti – stando a quanto testimonia Daniele Bellettati, il residente che ha realizzato il video che ha già avuto una discreta diffusione su Facebook – erano lì da diversi giorni ed erano già stati segnalati a Hera da qualche giorno.

“Ho fatto la segnalazione il 23 perché i cassonetti erano pieni – racconta il residente a Estense.com -. Prima ho chiamato i vigili urbani e loro mi hanno spiegato che dovevo fare una segnalazione con il Rifiutologo di Hera. Quindi ho scattato delle foto e ho fatto la segnalazione”. Il problema, a parare di Bellettati, è dovuto al fatto che il nuovo sistema ha portato la riduzione consistente dei cassonetti per l’indifferenziata e anche quella degli altri cassonetti, così come delle isole di conferimento che, invece, “dovrebbero raddoppiare”. Se no, come in questo caso, “è un sistema che non funziona perché non lascia margini, soprattutto in caso di intasamenti come nelle feste e nessuno pretende che passino a fare la raccolta il 25 o il 26 dicembre”.

Nella mattinata di mercoledì, non essendo cambiata la situazione, Bellettati ha contattato di nuovo Hera e nel giro di pochi minuti, verso le 13 e un quarto è “passato un operatore come un razzo e ha scaricato tutto quello che c’era fuori dai cassonetti, compresi rifiuti Rae, e lo ha buttato dentro i cassonetti della plastica e delle ramaglie. Non ce l’ho con lui – chiarisce il residente – che forse deve supplire a una situazione brutta con tutta questa sporcizia che c’è in giro e magari fa quello che gli è stato detto di fare”.

Sempre mercoledì, il problema della gestione dei rifiuti si è palesato non solo in periferia ma anche nella centralissima piazza municipale, dove al mattino giacevano cumuli di sacchi per la plastica e la carta, proprio sotto lo scalone del Municipio. La cosa non è passata inosservata agli occhi di Nicola Lodi, segretario comunale della Lega Nord: “Non è possibile vedere tale degrado proprio nella piazza dove ha sede la casa comunale .
Mi chiedo se non si possa organizzare diversamente la raccolta, oppure con diversi sistemi in modo da non assistere a tale degrado. In quella piazza passa turismo e tanta gente in visita a Ferrara per le festività natalizie. E pensare che sullo scalone municipale passa quotidianamente il sindaco Tagliani. Questo è il chiaro segnale che non solo sono le calotte a non funzionare ma è l’intera macchina organizzativa oramai in tilt”.

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