Enogastronomia
22 Dicembre 2017
I ferraresi a tavola? Tradizionalisti ma curiosi

Le tendenze alimentari del 2018

di Redazione | 3 min

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Non ci sono dubbi: noi italiani in fatto di cibo sappiamo quello che diciamo. Che sia cucina regionale, etnica, vegana, sostenibile o biologica sappiamo il fatto nostro.

Abbiamo assistito durante il 2017 ad una rivincita degli alimenti biologici e vegani, dei prodotti artigianali e del cibo “digitale” e ora che l’anno volge al termine, parteciperemo ad un nuovo anno di tendenze alimentari.

Secondo il rapporto annuale su cibo e bevande di Waitrose, ecco quali saranno gli alimenti di cui non potremmo proprio fare a meno nel 2018:

1.  Cibo indiano di strada

Una versione del cibo indiano più leggera, che potremo gustare nella pausa pranzo senza troppe conseguenze. Non più curry e masala ma pane azzimo con chutney, hamburger di patate e capesante allo zenzero.

2. “Junk food” giapponese

Dimentichiamoci il ramen e le zuppe di miso: il 2018 vedrà sorgere l’era dei lzakaya, locali tipici simili a tapas bar. Vi dice qualcosa Kiss Me Licia?

3. Le proteine vegetali

La domanda dei cibi proteici continua ad aumentare e sempre più persone ridurranno il consumo di proteine animali a favore di quelle vegetali. Via libera a bacche, germogli, semi, soia e alghe.

4. Il quarto pasto

Non solo più colazione, pranzo e cena. Sembra che i tempi siano maturi per aggiungere un pasto energetico aggiuntivo dopo la palestra o un mini pasto prima di dormire. Il motivo? La nostra vita altamente frenetica richiederebbe una modifica delle abitudini alimentari. Staremo a vedere.

Come la pensano gli italiani?

Sì, insomma, ritenete possibile una modifica radicale dell’alimentazione nel nostro paese? Tanto da uscire dall’ufficio e rinunciare alle lasagne in favore di uno cibo da strada?

Lo abbiamo chiesto a 5.000 utenti che almeno una volta durante il 2017 hanno avuto bisogno di un servizio catering iscritto su StarOfService.

Gli intervistati si affidano volentieri ad un servizio di catering dopo aver letto recensioni online e dopo aver pianificato accuratamente le tipologie di prodotti richieste. Il 60% è attento alla produzione biologica e a km 0, aperto verso i cibi vegani, ma ancora poco propenso ad una vera svolta etnica.

Le città più reticenti: Napoli, Palermo e Bari.

Il tutto il Nord Italia la città di Ferrara spicca per flessibilità e curiosità: i suoi cittadini non rinunciano a coppa, tortellini e cappellacci di zucca, ma si dimostrano decisamente più aperti di ogni altra città italiana per le novità che ci attendono.

Da Nord a Sud l’alimentazione tradizionale ci lega come un filo rosso e, per fortuna, gli italiani non cambieranno radicalmente le loro abitudini alimentari. C’è chi ci proverà con gioia, come i ferraresi, ma con un piede ben saldo nella tradizione; e chi invece guarda con diffidenza ai nuovi trend.

Quello che è certo è che saremo sempre più digital. Cibo compreso.

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