«Sono oltremodo soddisfatta. E’ stato raggiunto un traguardo fondamentale in termini scientifici e culturali». Così la deputata Pd, Paola Boldrini, commenta l’approvazione ieri (venerdì) in Senato del Ddl Lorenzin, contenente all’articolo 3 – tratto dalla proposta di legge di cui Boldrini è stata prima firmataria – , l’attuazione e la diffusione della medicina di genere.
«Medicina di genere – sintetizza Boldrini – che entra di diritto nel sistema sanitario nazionale». «E’ un risultato frutto di anni di capillare lavoro per fare comprendere l’importanza di un approccio alla diagnosi e alla cura che tenga conto delle differenze tra uomini e donne. Lo sforzo è stato immane, ma ne è valsa la pena, a conferma che è stata intercettata una necessità e che si andrà a colmare una lacuna. Con una vera e propria innovazione nella ricerca, nella formazione, nella didattica».
Bodrini non manca di ricordare «il grande contributo dell’Università di Ferrara e dell’Ausl. «Un successo – la chiosa – che parla anche della nostra città».
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