Cronaca
18 Dicembre 2017
Dibattito tra Italia e Spagna su dove debba scontare la pena. Concordi che sia un ergastolo

Nessuno vuole Igor, tutti vogliono pene esemplari

di Redazione | 2 min

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“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

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Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

di Martin Miraglia

Non ci sono solo le incertezze e le tensioni della giustizia nella storia internazionale di ‘Igor il Russo’ dopo la sua cattura in Spagna alla quale è seguita, una volta completata l’identificazione del sospetto, la storiografia delle sue azioni criminali da parte dei quotidiani sia di questa che di quella sponda del Mediterraneo.

E nel mondo dell’informazione su internet, la parola ai lettori per mezzo dei commenti è costume diffuso tanto in Spagna quanto in Italia. Così, mentre in Italia si fanno i complimenti alla Guardia Civil spagnola e in una moltitudine di casi si chiedono a gran voce punizioni esemplari quando non la morte (somministrata dentro o fuori i confini dello Stato di diritto) dell’imputato, sorprende la naturalezza con la quale i commenti ai siti di news spagnoli siano corrispondenti a quelli nostrani.

Stesso sdegno, stessa voglia di ‘giustizia’ senza che però gli venga riposta alcuna fiducia. Per confronto, basta prendere alcuni degli articoli nell’edizione online del Pais, uno dei maggiori quotidiani spagnoli per diffusione, anche se il concetto si estende ovviamente anche alle altre testate. Gli articoli più letti sulla vicenda sono quelli relativi all’identificazione di Feher e alla sua comparsa in videoconferenza davanti all’Audiencia Nacional.

“Per questo tipo di situazioni serve l’ergastolo, non si è mai sentito di cinque morti”, si inizia a leggere da parte della ‘gente comune’ una volta che ha acquisito una più completa consapevolezza della vicenda. È già questo, per i canoni spagnoli, un commento forte: lì infatti l’ergastolo è stato reintrodotto solo nel 2015, voluto da Mariano Rajoy, dopo che la misura era stata ripudiata alla fine della dittatura franchista, che ne abusava.

“Qualcuno spera in una riabilitazione di questo animale?”, si legge sotto il ritratto di Feher, insieme a invocazioni di “una giustizia come negli Stati Uniti” e “questo assassino andrebbe ucciso esattamente come lui ha ucciso. Siccome non è possibile, lavori forzati in prigione finché il corpo non soccombe” o ancora “una preoccupazione in meno per tutti gli spagnoli”.

Resta poi il dibattito su dove Igor debba scontare la pena: se in Italia nei commenti viene manifestato il disprezzo nei confronti del sistema giudiziario per essersi lasciato sfuggire l’omicida e si chiede alla Spagna di “non farlo venire in Italia in un hotel con televisione e pasti gratis”, la Spagna offre un punto d’incontro. Anche per la maggioranza dei lettori spagnoli Feher dovrebbe scontare la pena in Spagna per l’uccisione dei due poliziotti e dell’agricoltore e giudicano troppo confortevoli le condizioni delle loro patrie galere per un soggetto come ‘Igor el Ruso’.

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