Alessandro Bratti, ormai ex deputato ferrarese del Pd, si è insediato nella nuova carica di direttore generale dell’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – dopo la nomina avvenuta il 9 novembre scorso da parte del Cda.
“Sono particolarmente soddisfatto di questo incarico – afferma Bratti in una nota dell’Istituto -. La tutela dell’ambiente è sempre stato un tema che, nei diversi incarichi da me ricoperti in ambito istituzionale, ha rappresentato un punto fermo ed un obiettivo cui ho sempre mirato con costanza e caparbietà”.
“Ringrazio il Cda e il presidente per aver scelto la mia figura per realizzare un programma ambizioso. Cercherò di svolgere al meglio il mandato che mi verrà assegnato”.
Bratti ‘miracolato’: era incompatibile alla carica di direttore Ispra
“L’Ispra, come tutto il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, alla cui costituzione ho preso parte attiva sin dall’inizio – prosegue -, ha davanti molte sfide importanti per compiere un salto di qualità nel nostro Paese sui temi ambientali: migliorare la qualità dei controlli ambientali perché siano affidabili, far percepire i dati del Sistema – che saranno sempre più in tempo reale – come dati ufficiali ed accrescere il ruolo dell’Ispra e del Sistema quali interlocutori credibili ed inattaccabili all’esterno. Il successo di queste sfide dipenderà da ognuno di noi ed è fondamentale, per il loro
raggiungimento, lavorare insieme e in una logica di rete anche con altre Istituzioni, in primis con il Ministero dell’Ambiente.
“La nomina di Alessandro Bratti sarà determinante per proseguire il lavoro iniziato in un’ottica di Sistema – ha dichiarato il presidente dell’Ispra Stefano Laporta -. Il faro della nostra azione sarà la Legge 132/2016, che raccoglie quello che a viva voce ci chiedono di fare le Istituzioni ed il Paese tutto. Le attività di tutto il Sistema saranno volte ad incrementare la nostra autorevolezza in sede nazionale ed in ambito internazionale. L’ambiente ha bisogno di conoscenze e di informazioni
validate e certe: lavoreremo insieme in questa direzione, a fianco di Istituzioni e cittadini, per costruire – e in certi casi ricostruire – l’ambiente che vorremmo e per garantire sicurezza e certezze per le imprese innovative verso la green economy e l’economia circolare”.
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