Cronaca
15 Dicembre 2017
A due mesi dal rogo, avviata la  procedura amministrativa per smantellare la struttura dell'azienda di surgelati

Devastante incendio alla Bofrost, il capannone verrà demolito

di Redazione | 1 min

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Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

Il capannone della Bofrost, distrutto in un devastante incendio lo scorso 15 ottobre, verrà demolito. A due mesi esatti dal rogo che ha provocato oltre 2,5 milioni di danni, è stata avviata la procedura amministrativa per abbattere la struttura e rimuovere tutte le macerie. Un’azione necessaria per individuare le cause del rogo e verificare i materiali rimasti all’interno dell’azienda specializzata nella vendita di prodotti alimentari surgelati.

Le indagini sono seguite dal  nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di Ferrara per far luce sull’esatta dinamica dell’incendio che ha lasciato dell’azienda in via Sutter Fedele solo lo scheletro dell’edifico.

Lo smantellamento dovrebbe cominciare all’inizio del nuovo anno. Un’opera complessa per accertare l’origine dell’innesco, scoppiato alle 9.30 di una domenica mattina. Le fiamme si sono propagate in fretta in tutta la struttura, causando una densa nube di fumo nero, visibile anche a diversi chilometri di distanza dalla zona pmi. Ci sono volute quattro squadre dei  vigili del fuoco per domare le fiamme e diverse ore per spegnere il pericoloso rogo che fortunatamente non ha provocato feriti.

Sul posto erano intervenuti anche i tecnici dell’Arpae e dell’Ausl per effettuare i campionamenti sulla qualità dell’aria che non hanno rilevato immissioni nocive per la salute. L’azienda aveva ripreso l’attività già il lunedì successivo grazie ai mezzi arrivati dalle vicine filiali di Bologna ed Este.

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