“Boicotta la calotta”. È la direzione che sta prendendo la battaglia di Francesco Rendine (Gol) contro il nuovo sistema di gestione dei rifiuti. Una “azione concreta per contrastare l’utilizzo delle calotte” che “coinvolgerà la città di Ferrara” qualora Hera “perseveri a confrontarsi solamente con i politici di maggioranza”.
Una lotta rinvigorita dalla presentazione dei costi del nuovo servizio, tra numero di svuotamenti annuali previsti per famiglie e il contestuale calcolo della tariffa puntuale. Dati in cui il consigliere d’opposizione riscontra delle “anomalie che sindaco e giunta si apprestano ad avvallare”, tanto da indurlo a presentare delle proprie simulazioni sul calcolo della Tari, “utile alle famiglie che confrontando l’importo che sarà loro addebitato con quello attuale potranno osservare che spenderanno mediamente di più”.
“Da simulazioni effettuate dal gruppo consiliare Gol – spiega Rendine – risulta che famiglie poco numerose con casa grande, per esempio pensionati con figli che sono andati ad abitare altrove e vivono in vecchia abitazione di campagna di 150 metri, pur differenziando in modo certosino, pagheranno cifre sensibilmente superiori a quelle che pagavano in precedenza, contemporaneamente i pensionati che vivono da soli in case di modesta metratura hanno vantaggi irrilevanti”.
“La nuova tariffa proposta dall’amministrazione ed Hera non è accettabile – attacca il consigliere golista – in quanto già da ora la parte fissa cresce moltissimo con la metratura dell’abitazione e portarla al 75% dell’importo rifiuti vuol dire ancora una volta aumentare la tassa sulla prima casa, garantendo che Hera, in qualunque modo i rifiuti vengano conferiti, introiti sempre una somma maggiore o uguale della precedente, mentre i cittadini sono chiamati a sacrifici, burocrazia con perdite di tempo e code negli uffici di Hera e Tari del comune”.
“Poiché la quota variabile peserà solamente il 25% – prosegue Rendine -, considerando che la costituzione della famiglia tipo ferrarese è di due componenti che vivono in abitazione avente superficie media di 97,9 mq, col sistema proposto ci si allontana ulteriormente da quella tariffa puntuale che la propaganda di sindaco ed Hera affermano di voler attuare. Infatti dalla tabella (la potete trovare in fondo all’articolo) si nota che oggi la quota fissa per la famiglia media ferrarese è meno del 50% del totale della Tari”.
“In sostanza – chiosa Rendine – il “nuovo” sistema sembra garantire: al Comune di accedere al “premio” regionale di 650mila euro per la differenziazione, ad Hera il maggior introito grazie alla differenziazione molto spinta, ai cittadini l’onere di lavorare per una differenziazione maniacale dei rifiuti senza avere una tariffa veramente puntuale”.
La simulazione del calcolo Tari elaborata dal gruppo Gol
Il confronto Tari 2017-2018 presentato dal Comune
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