Bondeno. La luna da sempre affascina le persone del mondo. Oggetto di studio, tema di letteratura e fonte di ispirazione per la poesia. Esiste anche un filone ferrarese che, già durante il Rinascimento, avvicinò la possibilità per l’uomo di raggiungere un giorno il satellite della Terra, tema ripreso poi da J. Verne con i suoi avvincenti romanzi.

Da secoli la “selenografia”, lo studio della luna, ha interessato studiosi e letterati. La mostra che verrà inaugurata il 16 dicembre, e che rimarrà aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2018, intende fare il punto sui “sei diversi periodi” in cui la selenografia si è sviluppata.

Partendo dall’epoca rivoluzionaria di Galileo Galilei, fino all’epoca contemporanea, caratterizzata dai progressi scientifici e dalle prime missioni umane dell’Apollo. L’occasione della mostra mozzafiato, ricca di immagini, carteggi, documenti e che svelerà molte curiosità su questo mondo apparentemente vicino, che dista circa 384mila chilometri dalla Terra, sarà anche quella di offrire una rilettura sulla figura di Giambattista Riccioli,  un astronomo gesuita nato a Stellata nel 1598 e al quale è dedicato anche l’osservatorio inaugurato alcuni anni fa proprio nella frazione del piccolo borgo antico. Proprio a Giambattista Riccioli è peraltro dedicato un cratere lunare, del diametro di 146 chilometri.

Per chi volesse approfondire questa e altre curiosità, la mostra curata da associazione Bondeno Cultura, Asa, Ean e patrocinata dal Comune, sarà visitabile fino alla fine di gennaio in pinacoteca.