Daniele Chiarioni
Occhiobello. Nella pratica già da due anni il Comune ha ridotto l’uso di pesticidi nelle aree pubbliche, ma è di pochi giorni fa la firma del sindaco Daniele Chiarioni per l’adesione alla rete europea delle città libere da pesticidi.
Occhiobello entra, quindi, anche formalmente a fare parte dell’iniziativa promossa dalla ong Pan Europe, condividendone tutti gli obiettivi e lo spirito ecologico.
L’impegno è estendere la progressiva riduzione dei pesticidi oltre il verde pubblico, arrivando alle aree private e agricole: anche orti giardini e campagne possono essere trattati senza pesticidi a favore di interventi alternativi e sostenibili. La cultura dell’ambiente e la sensibilizzazione a più livelli verso cittadini, industrie e mondo dell’agricoltura sono i percorsi che l’amministrazione seguirà per diffondere consapevolezza sull’uso dei pesticidi e creare partecipazione.
Bandire erbicidi e insetticidi, come ha iniziato a sperimentare il Comune, significa contribuire a una riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e a innescare un meccanismo virtuoso a favore della biodiversità per insetti impollinatori, uccelli, anfibi e microorganismi del suolo.
Secondo i dati dell’istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra quaderno 10/2015), nella biosfera vengono liberate ogni anno oltre 250.000.000 tonnellate di prodotti organici di sintesi, tra cui 2.000.000 tonnellate di pesticidi, in Italia 175.000 tonnellate e circa 3 chili di pesticidi a testa ogni anno. Solo una piccola parte di queste sostanze (circa lo 0,1%) raggiunge il bersaglio, il resto finisce nell’ambiente. Alla luce di tali dati, una città senza pesticidi rappresenta un indubbio beneficio per i cittadini che frequentano parchi e giardini non trattati da sostanze chimiche.
L’adesione allo schema città libere da pesticidi (‘pesticide free towns’) di Pan Europe rappresenta un’occasione di confronto con altre realtà urbane che, a livello europeo, hanno scelto di rinunciare agli antiparassitari.
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