Eventi e cultura
29 Novembre 2017
Il progetto triennale porterà 120 musicisti in città, il primo concerto il 30 marzo 2018

Ferrara accoglie l’orchestra giovanile europea ‘cacciata’ dalla Brexit

di Redazione | 3 min

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La Brexit ha costretto la European Union Youth Orchestra (Euyo) al trasloco e la ricerca di una nuova casa per una delle più eminenti orchestre sinfoniche – fondata da Joy e Lionel Bryer nel 1976 e composta oggi da 120 musicisti – l’ha portata direttamente a Ferrara. Sarà infatti la città estense, che ha intitolato il suo Teatro Comunale al maestro Claudio Abbado, ad accogliere in residenza la Euyo, che proprio Abbado diresse per la prima volta nel 1978.

“La Brexit è un problema del Regno Unito, non della nostra Orchestra: ci dispiace soltanto che non potremmo accettare musicisti britannici, ma siamo un prodotto dell’Europa e ci troveremo sicuramente bene anche a Ferrara”, puntualizza fin da principio Marshall Marcus, amministratore delegato Euyo.

La residenza. Forte di un cofinanziamento europeo di 600mila euro, l’orchestra giovanile è pronta per atterrare a Ferrara già da marzo 2018. Il progetto di residenza triennale (2018/2020) sarà strutturato attraverso due periodi, uno autunnale e uno primaverile, di circa una decina di giorni: nell’arco dei periodi previsti, la Euyo proverà al Teatro Comunale e nelle sale cittadine predisposte – sono diversi infatti i problemi logistici che il restauro del Comunale creerà fino alla chiusura del cantiere, a settembre 2018.

L’atto di fiducia della Euyo. È una grande responsabilità, quella che si è presa la città, lo sa bene l’amministrazione: accogliere l’Orchestra “che senza residenza è come una famiglia senza casa”, parola di Marshall Marcus, non è cosa da poco. Ma “un Paese si chiude e noi invece ci apriamo”, rileva il vicesindaco Massimo Maisto, e le premesse per un matrimonio felice ci sono tutte. Il tessuto cittadino – a partire dal Conservatorio Frescobaldi fino al mondo associazionistico – è pronto ad accogliere i 120 musicisti. “E sarà un’esperienza su due fronti, perché l’orchestra si confronterà con la città, entrerà nelle scuole, suonerà anche per chi non ha mai ascoltato musica classica”, chiarisce Colin Widow, Projects e Tour Manager Euyo. Lo ricorda anche il vicesindaco: “I musicisti interagiranno con Ferrara, è un’opportunità di crescita per i nuovi talenti che si traduce in workshop, lezioni e masterclass”.

L’eredità culturale del maestro. “Per la nostra città, questo è un grandissimo onore, e non solo perché accogliamo una delle più importanti orchestre al mondo, ma perché prestiamo fede ad un impegno preso con la famiglia Abbado, quello di mantenere alta la qualità dell’offerta musicale di Ferrara”, motiva il sindaco Tiziano Tagliani, spiegando il grande impegno che Ferrara ha preso con l’eredità culturale del maestro. Un’eredità da “conservare e sviluppare traducendola in innovazione” come precisa la presidente della Fondazione Teatro Roberta Ziosi: uno slancio innovativo per tutta la città, reso possibile attraverso la musica.

Il primo concerto. La tempistica di insediamento della Euyo le permetterà di diventare fulcro artistico del programma della stagione concertistica di Ferrara Musica. In particolare, “la presenza di un’orchestra sinfonica di così grandi dimensioni ci permetterà di proporre un repertorio che mancava da alcuni anni”, evidenzia Dario Favretti, vicedirettore artistico – fino a gennaio, quando prenderà il posto del Maestro Edelman – di Ferrara Musica. Il 30 marzo 2018 – a quasi quarant’anni esatti dal suo primo concerto – la  Euyo si esibirà sul palco del Comunale: il direttore Vasily Petrenko condurrà l’orchestra attraverso il Valzer ‘Voci di primavera’ di Johann Strauss Jr., il Concerto per pianoforte e orchestra K.595 di Mozart (solista, Till Fellner) e la Sinfonia n.2 di Brahms. Per gli abbonati di Ferrara Musica la prevendita è iniziata ieri, 28 novembre, per gli altri la vendita comincerà il 12 dicembre.

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