Un miglioramento sostanziale rispetto all’anno scorso per Ferrara che però rimane ancora fanalino di coda rispetto alle altre otto province dell’Emilia Romagna. È quanto indica la classifica sulla qualità della vita stilata, come di consueto, da Il Sole 24 Ore.

Rispetto al 2016, la provincia estense migliora e non di poco, guadagnano ben 13 posizioni e collocandosi al 45° posto a livello nazionale con 483 punti. Un salto che porta Ferrara nella top 50 su 110 province analizzate. Un bel salto: l’anno scorso era in 58esima posizione con 457 punti, già cinque gradini più in alto rispetto alla classifica precedente.

Rimane però la subalternità di Ferrara nel contesto regionale che vede la provincia estense anche quest’anno fanalino di coda della mini classifica dietro a Piacenza (35^), Rimini (27^), Modena (26^), Ravenna (23^), Parma (22^), Forlì (18^), Reggio Emilia (16^), Bologna (14^).

La graduatoria è stata stilata sulla base di 42 indicatori divisi in sei macro-categorie.

Proprio in queste è più facile forse scorgere i miglioramenti di Ferrara, che sale per quanto riguarda “Ricchezza e consumi”, arrivando fino al 17° posto; “Giustizia e sicurezza” (21° posto) e “Cultura e tempo libero” (51° posto).

Performance in peggioramento invece per quanto riguarda “Lavoro e innovazione” (58° posto, perse due posizioni); “Ambiente e servizi” (61°, perse nove posizioni) e, ovviamente, “Demografia e società”, dove la provincia di Ferrara è fra le peggiori dell’intera Italia, al 100° posto: l’anno scorso era 59esima.