Jolanda
24 Novembre 2017
Accesa discussione in consiglio sulla riorganizzazione, specialmente dei 108 casi seguiti ora dall’Assp

L’Unione rettifica il passaggio di funzioni a Jolanda

di Redazione | 4 min

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Un nuovo revisore unico per l’Assp, la riproposizione della convenzione con l’Unione dei Comuni Valli e Delizie per un corpo unico di polizia locale ed il via libera ad una atto di riorganizzazione e trasferimenti di funzioni dopo l’addio di Jolanda. È quello che esce dal consiglio dell’Unione Terre e Fiumi in cui a farla da padrone è stato senza dubbio l’attacco diretto della consigliera Elisabetta Pezzoli verso la sindaca Elisa Trombin durante la discussione sull’ordine del giorno relativo all’atto di trasferimento delle funzioni dall’Unione al comune di Jolanda a seguito del recesso di quest’ultimo.

“Non sapevo dei dati di Jolanda perché non abbiamo risposte dall’amministrazione e i cittadini non sanno cosa succederà dei 108 casi seguiti ora dall’Assp” tuona Pezzoli, definendosi “dispiaciuta che non ci siano gli interessati perché ci sarebbero aspetti da approfondire. L’uscita di Jolanda è stata votata dall’intera maggioranza con la motivazione che paghiamo troppo per gli altri, ma quali sono le vere ragioni? La maggioranza ha adottato questa decisione all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, ma la sindaca ha avuto ruoli non marginali all’interno dell’Unione, come la delega ai servizi sociali e al bilancio, per cui era a conoscenza delle quote Assp che ora ritiene troppo alte”. Le bordate della consigliera di Jolanda non finiscono qua: “Chiedo ai componenti della giunta se la sindaca, che ha sempre votato tutto, abbia mai espresso delle opinioni contrastanti. Noi siamo preoccupati perché non vediamo soluzioni alternative e temiamo che, come in tutte le separazioni, a subirne le conseguenze saranno i più deboli”.

A spiegare il documento in questione è la presidentessa Laura Perelli: “Abbiamo preso atto del recesso di Jolanda e riepilogato le funzioni erogate dall’Unione che rientreranno di competenza del Comune e per questo abbiamo richiesto una serie di incontri per evitare di bloccare l’erogazione dei servizi. Ci sono state alcune proposte da parte del sindaco Trombin tra cui quella di un passaggio anticipato delle funzioni di gestione del territorio al 1° dicembre anziché alla data di effettivo recesso che è il 1° gennaio 2018”. Nell’atto di riorganizzazione delle funzioni, come spiega ancora la prima cittadina di Formignana, “è presente anche l’accordo sindacale del 30 ottobre per il trasferimento di personale. Verrà effettuato inoltre uno switch off dei dati e verranno chiusi i collegamenti”.

“Non avremmo mai voluto leggere questi documenti che sono la conseguenza di decisioni legittime ma unilaterali” dichiara la consigliera copparese Franca Orsini, ribadendo che “è la prima volta che ci troviamo di fronte a questo percorso, a ricordare chi ha avuto e chi ha dato. L’auspicio è che si possa avere un occhio di riguardo avviando un percorso di mitigazione verso una popolazione ignara, non consapevole e non informata”.

In apertura si registrano ancora scorie dal precedente consiglio relative alla possibile fusione tra Ro e Berra ed è Alessandro Amà a lanciare una bordata contro “le scelte miopi di politici attaccati alla cadrega che con micro fusioni porteranno allo scioglimento dell’Unione che è basata su un equilibrio precario”.

Subito dopo le dure parole del consigliere forzista si procede alla nomina a scrutinio segreto del revisore unico per l’Assp, in cui la proposta della commissione, la copparese Marika Rizzi (definita da Perelli come “una giovane donna competente e del territorio”), verrà eletta con 19 voti su 21 schede totali. L’appoggio a Marika Rizzi è arrivato sia da Orsini (“in commissione è saltato subito all’occhio la sua candidatura in quanto donna, giovane e di Copparo”) che da Eric Zaghin (“vogliamo dare una possibilità di fare esperienza ad una giovane donna copparese”), mentre critiche sono arrivate dal consigliere Gabriele Pavani (“il problema è la modalità con cui è stata scelta, era il caso di dire in partenza che chi non era di Ferrara poteva evitare di inviare il curriculum”).

Un’altra approvazione in consiglio è arrivata per il rinnovo (dopo due anni di attività) della convenzione tra Unione Terre e Fiumi e Unione Valli e Delizie per un corpo unico di polizia locale, anche se, su questo odg, la discussione è stata più accesa. Ad elencare le motivazioni a favore della conferma ci ha pensato il comandante Carlo Ciarlini che ha sottolineato come “questa sia stata la prima esperienza di questo genere in regione che ha suscitato grande interesse perché ha fatto da apripista. L’obiettivo, pur mantenendo una propria autonomia, è quello di garantire interscambiabilità ed essere d’aiuto gli uni per gli altri e abbiamo riscontrato frutti in termini di organizzazione e formazione. Numeri alla mano con la convenzione le attività della polizia sono raddoppiate in questi due anni”.

Un pensiero che non trova concordi Orsini (“le sinergie riscontrate non sono state soddisfacenti, non ci sembra un allargamento necessario e non voteremo la convenzione nemmeno questa volta”), Pavani (“ci sono più potenzialità che realtà in questa convenzione”) e Alessandro Amà che non risparmia frecciatine: “Nelle frazioni del mio territorio di Copparo è emerso un dato allarmante di non soddisfazione del servizio di polizia. L’assenza fisica della pattuglia viene percepita in maniera molto negativa e se non si fa vedere qualcosa di tangibile la gente fatica a crederci”.

Nonostante le critiche la maggioranza tiene in maniera compatta e la convenzione viene riconfermata senza troppi intoppi.

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