Politica
21 Novembre 2017
La maggioranza crede in un potenziamento della mobilità a favore delle attività del centro. Morghen critica: "Ci sono modi migliori che costruire silos"

Il consiglio comunale approva la costruzione del parcheggio multipiano

di Redazione | 4 min

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È passata dopo circa un’ora di discussione con 22 voti a favore su 28 validi la delibera per la costruzione in deroga al piano urbanistico del parcheggio multipiano in contrada Borgoricco – ricostruendo con alcune modifiche la palazzina ex Enel – che avrebbe lo scopo, secondo la società che vuole costruirlo (Italiana valorizzazioni immobiliari, proprietaria dell’area del comparto di Saint Ethienne) e l’amministrazione che sostiene il progetto, di liberare dalle auto via Cortevecchia aumentandone allo stesso tempo le capacità di parcheggio e di conseguenza di facilità di accesso al centro storico.

La delibera, puramente tecnica e che comunque succede a un permesso a costruire già rilasciato, serve per un dettaglio tecnico: “L’edificio precedente si riduceva in larghezza ai piani alti, mentre quello attuale sarà largo uguale e quindi si andrà modificare la distanza tra gli edifici circostanti in alcuni punti”, spiega l’assessore Roberta Fusari, che poi dà anche alcuni numeri: 5 piani, con oltre 100 posti auto dei quali una ventina riservati ai residenti e i restanti al pubblico in alta rotazione. L’assessore rigetta poi, rispondendo ad alcuni consiglieri, la necessità di un parere della soprintendenza – “l’edificio non era vincolato” – o di uno dell’Arpa sulle acque di prima pioggia – “Sono state fatte ulteriori verifiche ma non sono necessari scarichi alternativi secondo la normativa regionale, e questa città non ha fognature separate per acque bianche e nere, stante che l’ente responsabile per le verifiche sarebbe Hera e non Arpa”.

Il progetto vede la contrarietà più assoluta dei Cinque Stelle che lasciano a Ilaria Morghen il compito di spiegare che “la nostra concezione di centro urbano ritiene che siano perseguibili soluzioni per produrre un maggior allontanamento delle auto verso la periferia potenziando i trasporti pubblici, mentre questa delibera fa il contrario” e soprattutto “la durata cinquantennale della convenzione non ci trova d’accordo, abbiamo già avuto lezioni sufficienti su questo con ad esempio Prog.Este e poi le tariffano arrivano ad essere tre volte superiori a quelle dei parcheggi ad alta rotazione a raso”. Infine la stoccata: “Non ci piace nemmeno la struttura proposta”, affonda Morghen, “ci sarebbe piaciuta un’altra forma per rigenerare piazzetta Cortevecchia che non costruire un silos”.

Sulla convenzione risponde Deanna Marescotti, che ricorda come “altri progetti non sono andati in porto a causa di convenzioni troppo brevi”, mentre Patrizia Bianchini (PD) snocciola i dati sull’inquinamento e la circolazione privata a Ferrara evidenziando che “ci sono 62 auto ogni 100 abitanti, il sedicesimo posto in graduatoria, ma lo standard emissivo evidenzia che il 64% dei veicoli circolanti sono costituiti da Euro 4, 5 o 6, quindi abbiamo un parco auto più nuovo di città più ricche, tanto che le emissioni sono sotto la media per PM10, CO2, NOX e di poco per NO2. Il territorio è esteso e i cittadini hanno deciso che per muoversi hanno bisogno di un mezzo alternativo al trasporto pubblico”.

L’altra nota stonata sul progetto, tornando sui prezzi degli stalli, è di Rendine (Gol): “Si potrebbe fare qualcosa di ben fatto con parcheggi sotterranei in aggiunta a una pedonalizzazione importante”, spiega annunciando l’astensione che verrà poi votata anche da Fratelli d’Italia, “ma questi parcheggi qui rendono grossomodo 600 euro al giorno. C’è una redditività e un ritorno del capitale investito che gli appartamenti oggi non danno più”.
Insieme al parcheggio viene approvata con gli stessi voti anche una risoluzione di Cristofori che chiede – senza rischiare di deragliare l’iter progettuale – la costruzione di un servizio igienico ad uso pubblico nello stabile.

Ritirati ad altra data invece sono state la delibera sulla riqualificazione urbana a Barco a causa della mancanza della firma dei revisori dei conti e la mozione sul monumento a Vittorio Emanuele II, mentre passa dopo la bocciatura dell’emendamento di Alessandro Balboni quella sul riconoscimento di Ferrara quale città universitaria e l’ordine del giorno sulle fake news che vede però prima uno scontro sui generis tra Vitellio e Marcucci (M5S) su chi le appoggi o ne sia quantomeno a favore.

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