Terre del Reno
20 Novembre 2017
Ma la Regione pronta a pagare: "Fateci pervenire le richieste di rimborsi"

“Rimborsi per il terremoto mai pagati”, e Striscia arriva a Mirabello

di Redazione | 2 min

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Un fermo immagine del servizio di Striscia la Notizia

di Martin Miraglia

Mirabello. Un problema con ‘Sfinge’, il sistema per la richiesta di finanziamenti alle imprese danneggiate dal sisma del 2012, e Striscia la Notizia, il telegiornale satirico di Canale 5, accende i riflettori su Mirabello, comune fuso in Terre del Reno dall’inizio di quest’anno a seguito dell’accorpamento con Sant’Agostino.

Nel servizio, andato in onda sabato 18 novembre e della durata di poco meno di tre minuti, il mago Casanova ha incontrato Aldo, un imprenditore mirabellese non identificato ulteriormente, che afferma di aver subito danni al suo capannone (mostrato nel servizio) che dal maggio di cinque anni fa è quindi inagibile.

Il servizio comincia, dopo uno sketch sugli enigmi della sfinge dell’antico Egitto, con una visuale della piazza di Mirabello che mostra la chiesa, ancora disastrata, e una parte della piazza con le attività commerciali chiuse e recintate perché nella ‘zona rossa’. “Come mai molti edifici non sono stati ricostruiti? Questi sono i danni a posteriori del terremoto: attività chiuse, imprenditori in grossa difficoltà economica”, chiosa l’inviato di Mediaset, per poi spiegare che “secondo una legge ben precisa queste persone avrebbero diritto a un indennizzo”.

Si passa così ad Aldo, che spiega di aver chiamato Striscia “perché dal 2012 ad oggi non ho ancora visto nessun indennizzo di quelli che erano stati promessi (…) il capannone è inagibile e infatti sono dovuto andare via, l’indennizzo l’ho chiesto subito dopo il terremoto, cinque anni fa”. “A Mirabello ne conosco parecchi che non hanno avuto rimborsi”, conclude poi Aldo.

Si passa a una breve panoramica del portale Sfinge prima di passare la parola alla Regione, che risponde in video con una dichiarazione di Enrico Cocchi, ingegnere dell’agenzia per la ricostruzione della Regione. Cocchi, dopo aver confermato la disponibilità della Regione a erogare i contributi, snocciola anche alcuni dati: “Abbiamo circa 1100 casi su 3500 autorizzati che non ci hanno ancora fatto pervenire la richiesta di rimborsi, e a loro sollecitiamo di depositare le domande e la richiesta di rimborso”.

Il servizio poi si chiude con l’insignimento da parte di Casanova dell’ingegnere della Regione a mago, con il dono tra le altre cose di un sasso e di una ‘bacchetta magica’. E la promessa di erogare i fondi per terminare la ricostruzione.

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