Alla fine dello scorso mese di ottobre ha lasciato questo mondo Paolo Fabbri (Paolino all’anagrafe), affermato pittore ferrarese, nato a Saletta nel 1919.
Invitato a 300 mostre internazionali e nazionali, aveva allestito 50 personali in prestigiose gallerie, confezionando una sessantina di premi internazionali e 130 nazionali.
Per 21 anni diresse la Libera Scuola d’Arte Pomposiana di Ferrara e per meriti culturali venne nominato ‘Professore d’arte” a Fidenza mentre, sempre per meriti, conseguì due lauree “honoris causa” in Discipline Artistiche e fu nominato ‘socio Promotore dell’Unione Mondiale della Cultura”.
Ma oltre ai meriti artistici Paolo Fabbri deve essere ricordato per la sua specchiata onestà, per la sua coerenza morale e per la sua tempra di combattente senza macchia e senza paura.
Nel 1948, in una Ferrara dominata dal P.C.I., non esitò a raccogliere l’appello di Luigi Gedda e a militare nei Comitati Civici a cui si deve il largo successo della Democrazia Cristiana nel 1948.
Cattolico tutto d’un pezzo, raccolse poi l’invito del Prof. Gedda a fondare il Circolo “Mario Fani” ( erede ideale del Comitato Civico) di Ferrara e fu in prima linea nel raccogliere le firme per il referedum sul divorzio, facendo parte del gruppo promotore guidato dal Dott. Roberto Sgroi.
Si mobilitò poi anche per il referendum contro l’aborto,assieme al Prof. Gastone Lambertini, coerente con le sue idee e con la sua coscienza.
Persona colta e limpida, non esitò mai, anche sul luogo di lavoro, ad assumere posizioni controcorrente pur di rimanere coerente con i valori in cui credeva e che avevano permeato tutta la sua vita.
Che la terra ti sia lieve, caro Paolo, e che il Signore ti accolga nel Paradiso che hai certamente meritato con la tua vita esemplare, intrisa di generosità e di coerenza con i valori nei quali hai creduto sino alla fine dei tuoi giorni.
Mario Fabbri