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di Giuseppe Malatesta
Codigoro. Un protocollo di intesa che preveda l’impiego dei richiedenti asilo in attività di volontariato socialmente utili nel comune con il sindaco Pd che voleva aumentare le tasse a chi li ospitava.
A spingere in questa direzione è il Movimento 5 Stelle di Codigoro, che ha depositato una mozione che impegna l’amministrazione a predisporre un apposito regolamento in collaborazione con gli uffici della Prefettura e delle onlus operanti sul territorio, nonché ad allargare la proposta ai Comuni del distretto sanitario Sud-Est.
Non una novità, come dimostra il recente rinnovo tra Regione Emilia Romagna, Forum del Terzo settore, sindacati, cooperative sociali e Anci dell’accordo per “impiegare i richiedenti asilo in attività socialmente utili”, firmato dalla vicepresidente regionale e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, e per tutte le Prefetture dell’Emilia-Romagna dal prefetto di Bologna, Matteo Piantedosi.
“Non inventiamo nulla – spiega il consigliere codigorese Matteo Mingozzi -, piuttosto portiamo all’attenzione dell’amministrazione quello che sembrava esserle sfuggito: in un recente consiglio comunale avevamo chiesto se ci fosse tale possibilità, ma ci è stato risposto di no”.
“Eppure il protocollo di intesa attivato a livello regionale risale al 2015 ed è stato appena rinnovato” aggiunge Mingozzi, speranzoso di poter presto valutare con Comune e Prefettura la sua applicazione, a partire da Codigoro, “comunità in cui non è certo mancata l’insofferenza nei confronti dei migranti, additati spesso per vagabondaggio”.
“Si tratta di promuovere l’inclusione sociale di cittadini stranieri che beneficiano della nostra accoglienza, dando loro la possibilità di restituire idealmente il beneficio, favorendo la loro integrazione con le realtà territoriali, per accrescere la cultura dell’accoglienza e contrastare le errate percezioni sulla sicurezza urbana”.
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