Comacchio
8 Novembre 2017
Progetto della Regione che partirà nel 2018

Spiagge accessibili, progetto pilota a Lido di Spina

di Redazione | 2 min

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Lido di Spina. Un tratto di spiaggia altamente accessibile, attrezzato anche per persone portatrici di handicap e ridotta mobilità. È questo il progetto che partirà nel 2018, finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

Insieme a un dispositivo per eliminare la sabbia in una parte del porto canale di Cattolica (Rn) è uno dei due interventi pilota per lo sviluppo del turismo costiero sostenibile, finanziati dal progetto europeo Co-Evolve, a cui la Regione partecipa con 11 partner di cinque paesi europei, in una rete che comprende il Parco del Delta del Po della Regione Veneto, istituti pubblici, centri di ricerca e università.

L’annuncio è stato dato martedì nel corso dell’iniziativa “Co-Evovle InfoDay. Sostenibilità del turismo costiero-marittimo e crescita blu nel Mediterraneo”, in occasione dell’apertura della XXI edizione di Ecomondo – il salone della green e circular economy a Rimini fino al 10 novembre – che vede la Regione Emilia-Romagna protagonista con uno spazio espositivo (Hall Sud 007) e numerose iniziative.

“L’obiettivo è una gestione integrata del litorale, capace di unire la sicurezza della costa al suo sviluppo sostenibile – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che ha partecipato all’iniziativa insieme all’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. “Vogliamo una costa attrattiva per gli investitori e i visitatori e quindi in grado di sostenere una crescita economica duratura. Una costa resiliente, cioè capace di adattarsi alle conseguenze del cambiamento climatico e di fare della sostenibilità la chiave della crescita blu”.

Il progetto può contare su 3 milioni di euro fino al 2019: 2,55 milioni messi a disposizione dall’Unione europea e 450 mila euro dal ministero dell’Ambiente. Ad oggi è già in corso la prima fase, cioè l’analisi dei fattori che minacciano o favoriscono lo sviluppo di un turismo costiero sostenibile, che si concluderà entro il prossimo gennaio. Verranno così definiti degli “indicatori di sostenibilità” che guardano a diversi aspetti del territorio: dalla lotta all’erosione costiera alla qualità delle acque, dalla mobilità e accessibilità alla qualità dell’offerta fino agli strumenti di governance del litorale. In seguito saranno elaborati i Piani d’azione locale per realizzare le iniziative nelle sette aree pilota (tra cui Comacchio e Cattolica) di Spagna, Francia, Croazia, Grecia e Italia.

A marzo 2018, infine, prenderanno il via percorsi di partecipazione aperti alle comunità locali per raccogliere la voce di chi vive il territorio: a Cattolica l’obiettivo è individuare un nuovo modello di gestione del porto che tenga insieme le esigenze di pescatori, nautica da diporto e cantieristica navale mentre, a Comacchio, si raccoglieranno le proposte dei cittadini per mettere in campo attività turistiche e ricreative ‘non tradizionali’ e accessibili.

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