Politica
1 Novembre 2017
Vitellio (Pd): “Incivile chi abbandona i sacchetti per strada”. Lodi (Ln): “Tornare subito indietro”

Calotte e rifiuti. Le due visioni contrapposte

di Redazione | 3 min

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Aumentare differenziata e monitorare maggiormente il sistema a calotta, oppure tornare al precedente sistema. La politica si trova su situazioni contrapposte per quanto riguarda i nuovi cassonetti e il continuo abbandono di rifiuti in strada.

Da una parte c’è chi come Luigi Vitellio, continua “a vedere, come molti miei concittadini, delle immagini che vorrei non appartenessero alla nostra città”. Il segretario provinciale del Pd mette però l’accento su un punto: “dobbiamo essere molto chiari: chi butta divani per strada o altri oggetti ingombranti è un incivile non certo un rivoluzionario come qualche gruppo politico d’opposizione ci vorrebbe far credere. Incivile perché sporca la nostra splendida città e ignorante perché basta chiamare un numero verde per richiedere il servizio Gratuito di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti”.

Allo stesso tempo Vitellio, “con altrettanta franchezza”, sostiene che “dobbiamo chiedere ad Hera un impegno maggiore, per premiare i cittadini che hanno differenziato e continuano a farlo. Aumentare i giri di raccolta della differenziata e far funzionare le calotte con un maggiore monitoraggio delle stesse. Comunichiamo meglio e di più le modalità di utilizzo del nuovo sistema, come già richiesto dalla nostra Amministrazione”.

Il segretario e capogruppo cinconsiglio dei dem ricorda che “entro il 2020 vogliamo raggiungere la percentuale di differenziata fino al 70 per cento, non certo per essere i primi della classe, ma perché sappiamo che ogni rifiuto che ricicliamo è un rifiuto in meno da pagare nel suo smaltimento e soprattutto è un rifiuto in meno che lasciamo ai nostri figli. Sono sicuro che Ferrara saprà vincere questa sfida, dotiamoci di tutti gli strumenti necessari per affrontarla al meglio”.

Dall’altra parte c’è chi, come Nicola Lodi, chiede di “fare subito dietrofront in tema calotte. Non possiamo correre il rischio di trasformare Ferrara in una periferia napoletana anche se siamo sulla strada buona”.

Per il segretario comunale della Lega Nord siamo di frnte a “un progetto partito male, un progetto che mina la salute della cittadinanza perché a breve vedremo ratti ai bordi dei sacchetti di pattume oramai visibili ad ogni angolo. Si sente già la puzza di pattume passando a fianco ai cassonetti, sacchetti aperti da gatti e volatili che beccano i rifiuti, in immagine disastrosa di Ferrara. Ora è il momento di ritirare queste calotte e sostituirle subito con i bidoni preesistenti”.

Per Lodi il problema è a monte, Nasce dal fatto che il nuovo sistema sia figlio di “un progetto al contrario iniziato dal tetto e non dalle fondamenta, tariffe sconosciute, spese alle stelle per i cittadini, degrado e via dicendo, tutto ciò basta per tirare il freno a mano su questa assurda progettata in maniera lacunosa. Partiamo da zero, riprogettiamo tutto passando dai cittadini sino al consiglio comunale ma fermiamo il degrado prima sia troppo tardi. Non è possibile vedere cittadini disperati girare tra un cassonetto ed un altro con il pattume in mano e sulle biciclette come se fosse un souvenir”.

Quanto invece ai vigilanti ecologici messi in campo da Hera, secondo Lodi sono inutili: “bisogna individuare i responsabili di tale progetto e multare (in realtà possono fare segnalazioni, non sanzioni, ndr) loro, non i cittadini. Ricordo a Hera che le guardie ecologiche non possono aprire i sacchetti di immondizia per identificare la provenienza. C’è una sentenza di cassazione che dà ragione al cittadino, in poche parole le multe verrebbero impugnate e vinte”.

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