Attualità
24 Ottobre 2017
“Nessuna discrezionalità o operazione a piacimento. Le cariche non saranno in base al punteggio”

Ordine Medici. Di Lascio nel direttivo, ma cariche ancora da decidere

di Redazione | 2 min

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Dopo i tempi d’attesa che hanno fatto mormorare più di qualcuno, l’Ordine dei Medici rende noto l’esito delle elezioni per il nuovo consiglio direttivo, che per l’attuale presidente Bruno Di Lascio, in carica ormai dal gennaio 2000, conta 532 voti per sperare nel settimo mandato.

Ma fra i candidati con maggior punteggio si leggono Rosario Cultrera, con 569 voti, Gabriele Anania con 566, presente davanti agli organi della stampa assieme a Maria Rosaria Ambrosio (561 voti), Rosa Maria Gaudio (559), Marco Vaccari (556) e Andrea Benedetti (554), mentre lo ‘sfidante’ Francesco Levato, si registra tra i candidati non eletti con 364 voti.

Pur non presenti, faranno parte del nuovo consiglio direttivo anche Roberto Altavilla (528 voti), Benedetta Boari (527), Paolo Gruppillo (513), Vincenzo Matarese (543), Agostino Panajia (523), Giovanna Pennacchio (527), Roberto Rizzati (525) e Davide Onorio Zampini (502).

“Il consiglio distribuirà le cariche del direttivo alla prossima convocazione – fa sapere il presidente in carica – che non saranno assolutamente in funzione del punteggio – tiene a precisare. E per quanto riguarda i tempi, che, si ricorda, sono stati di una settimana, “ci siamo semplicemente attenuti a due normative di legge – illustra Di Lascio – la 233 del ’46 e la 221 del ’50, in particolare al vademecum che quest’ultima riporta agli articoli 15 e 17, consultabile pubblicamente sul sito della federazione nazionale dell’Ordine”.

“Non c’è stata nessuna discrezionalità e nessuna operazione svolta a piacimento” secondo il presidente, nonostante confermi “il numero consistente di schede contestate con la motivazione di non farle bruciare”, dietro alla quale Di Lascio dichiara comunque di non vedere “nessuna mancanza di fiducia”.

E’ stato consentito a tutti di assistere”, prosegue, ribadendo l’illegittimità dell’ipotetica presenza al seggio di candidati (la cui proposta era stata avanzata da Levato) per decisione della Commissione Centrale del 2007.

Mille e nove i votanti complessivi, alcuni dei quali doppiamente iscritti per votare anche alla commissione Albo Odontoiatri, che vede 110 voti per il consigliere Cesare Brugiapaglia, 97 per Giovanni Barbè, 89 per Maurizio Franchi e 79 a parimerito per Roberto Farina e Marco Montemezzo.

Per il collegio Revisori dei Conti si leggono Giovanni Elia (con 624 voti), Barbara Romanini (619), Zairo Ferrante (609) e Salvatore Alongi (568).

“L’ordine è la casa di tutti, e non di qualcuno – afferma Di Lascio, anticipando la sfida da trasmettere ai colleghi per il prossimo triennio, le cui cariche prenderanno ufficialmente il via dal primo gennaio 2018 – e per questo non tollero che si riportino supposizioni sulle basi del sentito dire. Anche perché, gli onori sono dei consigli, ma gli oneri dei rappresentanti”.

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