Cronaca
21 Ottobre 2017
La società non ritiene imputabile alla propria responsabilità i guasti alla cabina elettrica di piazza Repubblica del 23 e 24 giugno. Due esercizi commerciali avviano la mediazione arbitrale per chiedere i danni

Blackout in centro, Enel si autoassolve

di Redazione | 2 min

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Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Tanti esercizi commerciali del centro di Ferrara rimasero senza corrente elettrica tra la sera del 23 e il mattino del 24 giugno, quando la cabina elettrica di piazza della Repubblica andò in tilt e saltò pure il generatore d’emergenza installato da Enel. E la stessa società si è autoassolta rispondendo alle richieste di danni avanzate dall’Osteria 4 Angeli e Duca d’Este, due delle 20 attività danneggiate dal blackout.

Enel ha infatti risposto alla lettera inviata dall’avvocato Gianni Ricciuti che, pur riconoscendo il disguido del 23 giugno, questo fosse dovuto a cause “fisiologiche” e “imprevedibili”, comunque non imputabili alla società. Per il 24, invece, quando a fallire fu il generatore di corrente, Enel ha risposto che aprirà un’istruttoria interna per capire se il problema sia imputabile a una società esterna che aveva installato l’apparecchio.

Una risposta che ai due esercizi commerciali non è affatto piaciuta e che hanno così deciso di presentare – tramite l’avvocato Ricciuti – un’istanza di mediazione arbitrale, fissata per metà novembre. «Abbiamo citato Enel in quanto società che si occupa della fornitura e E-distribuzione che si occupa, appunto, della distribuzione dell’energia – spiega il legale -. Chiediamo di sapere chi sia la società che ha installato il generatore e speriamo che Enel ci faccia sapere quali siano le cause reali che hanno generato il disservizio, perché quelle che ci hanno dato sono troppo generiche. Se non si presenteranno, depositeremo l’atto di citazione in giudizio».

I danni per i due locali sono stati ingenti: il blackout si verificò in un weekend, facendo saltare aperitivi e cene del 23, colazioni e pranzi del 24, senza contare la merce persa per la mancata funzionalità dei frigoriferi e anche il danno d’immagine dovuto alla chiusura forzata e alla necessità di contattare i clienti e spiegare il disservizio.

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