di Cecilia Gallotta
Sono 8.141 le imprese femminili ad oggi presenti a Ferrara. Negli ultimi tre anni sono state avviate 21 nuove imprese, formate 410 aspiranti imprenditrici e digitalizzato 28 aziende. Inoltre, sono 16 le richieste di accesso al credito andate a buon fine.
Una serie di numeri che celano lo spazio che sempre più donne stanno acquistando nel tessuto produttivo, e dietro i quali Ferrara si attesta la provincia con più imprese ‘rosa’ in regione. Un fatto che “non si può ignorare e a cui anzi bisogna andare incontro, facilitando questo sforzo con tutti gli strumenti possibili”, afferma la presidente del comitato provinciale per l’imprenditoria femminile Gisella Ferri, approvando una serie di priorità con cui verrà condotto, il 4 dicembre, un convegno nazionale alla presenza di esponenti del Ministero dello Sviluppo economico e di Unioncamere nazionale.
Contributi, orientamento, internazionalizzazione, ricambio generazionale e iniziative per facilitare l’accesso al credito: queste alcuni dei pratici temi che verranno toccati al convegno, ma anche a partire da questo pomeriggio – alle 14.30 presso la Camera di Commercio – e nelle date del 9 e del 23 novembre (info promozione@fe.camcom.it).
A Ferrara il 10% delle imprese femminili è poi guidato da giovani under 35, per un totale di 790 imprese (le maschili arrivano al 6,7%). Un fervore dato dalla “voglia di fare impresa” che, secondo Ferri, “ha bisogno di essere incoraggiata e sostenuta qui in Italia come avviene all’estero. Io lo vedo tutti i giorni: ho una filiera in Francia, e lì riusciamo a fare in due giorni quello che qui si fa in tre mesi”.
A testimoniare questa energia c’è Rita Bertoncini, presidente della neonata start-up ferrarese Aidèl – letteralmente “rendere visibile ciò che non è visibile” – che con la sua produzione e distribuzione cinematografica di video e programmi, lavora sulla sensibilizzazione alle calde tematiche della differenza e violenza di genere, cercando di costruire, “da artigiane delle immagini, una memoria storica che per alcuni aspetti questo Pese sembra avere molto breve”.
Sono sopravvissute anche agli anni della crisi le imprese femminili, che registrano un aumento dell’1,5% dal 2011 al 2017 rispetto alla riduzione del 7% di quelle maschili. E “se è vero che le imprese nascono perché c’è la crisi – afferma il direttore della Camera di Commercio Mauro Giannattasio – proprio i figli della crisi devono essere a maggior ragione preparati e formati”.
(articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale: per un errore era stato indicato il numero di imprese femminili in 81mila anziché in 8mila).
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