Lagosanto
18 Ottobre 2017
La situazione di pericolo è stata segnalata nelle ultime settimane da più cittadini a chi ha in carico i richiedenti asilo della zona

Codigoro-Lagosanto, migranti a piedi nel buio

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Gli alunni della scuola primaria di Pontelangorino vincono il concorso Cadf

Quasi 160 studenti e studentesse hanno preso parte al concorso artistico "La natura in fiaba", proposto da Cadf la Fabbrica dell'Acqua. Venerdì 19 aprile i giovanissimi hanno partecipato alla premiazione alla centrale di potabilizzazione di Ro, con l'entusiastico supporto dei loro insegnanti

Tutti i protagonisti al Festival della Gentilezza

In una sala Consiglio affollata con tutti i protagonisti del Festival della Gentilezza, ragazze, ragazzi, adolescenti, insegnanti, volontari del mondo dell'associazionismo, Giunta e anche consiglieri comunali, si è svolta nella mattinata del 18 aprile, una sentita cerimonia di premiazione di tutti coloro che hanno saputo calare in gesti e azioni concrete lo spirito e le finalità della rassegna

(archivio)

di Giuseppe Malatesta

Codigoro. A piedi o in bici sulle strade extraurbane, di giorno o di notte con qualsiasi condizione meteo e di luce: un’abitudine – e in questo caso principalmente una necessità – dei richiedenti asilo ospitati nelle case di accoglienza e negli alloggi privati sparsi tra i centri abitati principali tra Codigoro e Lagosanto.

Nulla di anomalo, se non fosse che le strade in questione – come la Sp 53 o la Sp 15, tratti a percorrenza veloce, non rettilinee, con accessi privati e segnaletica orizzontale non sempre impeccabile – sono percorse quotidianamente da un gran numero di veicoli, con automobilisti che soprattutto nelle ore di buio o in presenza di fitta nebbia si accorgono a malapena all’ultimo della presenza dei ragazzi a bordo strada.

La situazione di pericolo è stata segnalata nelle ultime settimane da più cittadini a chi ha in carico i ragazzi della zona, la cooperativa Camelot se non direttamente Asp. Il suggerimento, teso ad evitare incidenti irreparabili, è quantomeno quello dell’utilizzo di indumenti catarifrangenti.

“A tutti i beneficiari che entrano nei progetti di accoglienza della cooperativa – ci fa sapere a riguardo Camelot – viene fornito un kit di ingresso che comprende un gilet catarifrangente e due luci da posizionare davanti e dietro la bicicletta (anche questa fornita in comodato, ndr).

“Al momento della consegna dei dispositivi di sicurezza, gli operatori forniscono spiegazioni sul loro utilizzo e, con l’aiuto di mediatori interculturali, coinvolgono i richiedenti asilo in simulazioni di viabilità stradale, evidenziando i rischi connessi alle infrazioni”.

“Inoltre – concludono – vengono organizzati periodici incontri, obbligatori per tutti gli accolti, di educazione al codice della strada con la polizia municipale dei Comuni dove sono presenti le strutture della cooperativa”.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com