Gentile Direttore,
sabato sera sera ho visto uno spettacolo strepitoso al Teatro Comunale di Ferrara. Vado spesso a teatro, e in particolare al Teatro Claudio Abbado, perché la programmazione è molto accurata. Lo spettacolo era parte della rassegna “Focus Africa”, il nome dello spettacolo di danza era “And so you see… our honourable blue sky and the enduring sun…can only be consumed slice by slice…”. Quella di Ferrara è stata l’unica data in Italia.
Il teatro era semivuoto. Il bar del foyer al secondo piano era chiuso, come sta succedendo da un po’ di tempo, oramai. L’orologio sopra il palcoscenico fa le 11.25 da anni. In quanto cittadina di Ferrara, fruitrice del teatro da molti anni, mi domando il perché di questa decadenza. Non intendo nella scelta degli spettacoli, che sono sempre di altissimo livello. Mi sembra che ci siano problemi organizzativi e di comunicazione verso l’esterno. Il Teatro Comunale è patrimonio della città.
Vero è che ci sono lavori di ristrutturazione all’esterno, in questo momento. Ma dentro ci può andare solo chi si abitua, piano piano, a trovare una situazione sempre più dimessa. Non so se è un problema di soldi, ma certamente anche un’azienda pubblica deve sapersi fare strada nel mercato culturale. Credo che occorra creare valore pubblico, e amministrare le Pubbliche Amministrazioni con l’obiettivo di aumentare il valore che creano.
Paola Migliori