Le iscrizioni a Unife sono praticamente raddoppiate. Un “grande successo – commenta la direzione dell’ateneo estense – dovuto alla politica di riapertura dei numeri chiusi di alcuni corsi universitari e all’innovativa campagna di immatricolazioni che abbiamo realizzato” che però ha causato “una vera e propria emergenza abitativa” con tanti neo studenti alla disperata ricerca di un alloggio.

“Registriamo 5.170 iscritti a fronte dei 2.608 registrati il giorno 9 ottobre dello scorso anno – fa sapere l’università -. Se agli iscritti sommiamo i pre-iscritti (ovvero quelli che devono completare l’immatricolazione con il pagamento della prima rata), arriviamo a circa 7mila studentesse e studenti nuovi, che si aggiungono a quelli già presenti. L’università di Ferrara sta mettendo in campo, con grande sforzo, ogni risorsa per garantire la migliore organizzazione didattica”.

Il dato rilevante del grande afflusso di studenti è, tuttavia, un altro: “5.740 di queste ragazze e ragazzi, ovvero l’81% arriva da fuori provincia. Si tratta di una vera e propria emergenza abitativa che, con sguardo positivo, può diventare una fantastica opportunità per la città e per il territorio”.

“Per risolvere l’emergenza abitativa e, in prospettiva, per trasformarla in un’opportunità di crescita sociale ed economica, è necessaria un’azione congiunta con tutte le realtà locali, pubbliche, private e no profit, per far fronte all’emergenza abitativa espressa da queste ragazze e ragazzi e dalle loro famiglie” ribadisce lo staff del rettore che, come già annunciato da Estense.com, ha convocato un tavolo di lavoro lunedì 16 ottobre “per una prima ricognizione delle soluzioni abitative, d’intesa con il sindaco Tiziano Tagliani, per mettere in campo rapidamente le migliori soluzioni”.

Tra le proposte c’è quella di Forza Italia che suggerisce di applicare sgravi fiscali sulla tassazione locale o eventuali altre agevolazioni ai proprietari che decidano di affittare i loro appartamenti a studenti universitari, a canoni calmierati e ad accettabili standard qualitativi. “Come succede già al Grattacielo – ricordano Matteo Fornasini e Giampaolo Zardi -, dove alcuni proprietari  hanno spontaneamente deciso di aumentare gli standard qualitativi dei loro alloggi, affittandoli poi a canone ribassato, o eventualmente convenzionato agli studenti”.

“Un bel progetto che può essere formalizzato in un accordo-convenzione – incentivano i forzisti nella loro mozione – coinvolgendo l’ateneo, l’amministrazione comunale, le associazioni studentesche, quelle degli agenti e dei proprietari immobiliari ed ogni altro soggetto interessato”.