“Spiace che proprio nel mese dedicato alla prevenzione dei tumori al seno, l’Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) debba subire, seppure indirettamente, situazioni di forte degrado”.
La denuncia arriva da Paola Peruffo, coordinatrice provinciale di Forza Italia, che fa notare come già un anno fa, a fine luglio, attraverso un’interpellanza avesse denunciato “l’incuria e la violazione di domicilio presso un appartamento a piano terra, situato in via Darsena nelle immediate vicinanze dello stabile assegnato alla onlus, punto di riferimento per molte donne operate al seno, dove si svolgono anche terapie e trattamenti fisioterapici post operatori”.
Mentre gli assegnatari (“una famiglia straniera”, sottolinea la forzista) dello stabile gestito da Asp – Centro Servizi alla Persona del Comune di Ferrara si sono assentati per un lungo periodo nel corso dell’estate, “l’appartamento è divenuto il bivacco di più clandestini che hanno completamente devastato l’interno dell’immobile (purtroppo non è possibile accedervi per documentare i danni), lasciando nella totale incuria lo spazio adiacente agli altri immobili comunali”.
La porta a vetri è andata in frantumi e i cocci sono sparsi nel cortile dove sono accatastati mobili rotti, un frigo rovesciato e numerosi altri rifiuti.
L’indignazione di Paola Peruffo sorge per diversi motivi: “registriamo la totale mancanza di rispetto per le strutture pubbliche, quelle che noi cittadini paghiamo con fior di tasse per offrire un servizio di accoglienza a italiani, ma anche a stranieri, che meritano tale supporto. Tollerare di dover pagare anche la ristrutturazione di questi immobili devastati da balordi, diventa veramente troppo. Il tutto a due passi da un luogo frequentato da donne che vivono una difficilissima situazione psicologica a seguito di pesanti malattie”.
“Mi chiedo a questo punto – aggiunge la consigliera azzurra – che tipo di controlli vengano fatti da Asp e con quale cadenza, visto che solo questa palazzina, in poco più di un anno, ha subito più di un raid vandalico e migliaia di euro di danni. Anche in questo caso occorre un serio giro di vite perché i responsabili paghino i loro misfatti, secondo un serio principio di legalità”.
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