A casa della ex con falce e cesoie. “La voglio uccidere”
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Prima hanno ripetutamente spinto un addetto alla sicurezza, poi gli hanno rifilato un pugno al petto nel tentativo malriuscito di scappare con la refurtiva
Arriva un’altra tegola per l’immagine perduta di Ferrara come città d’arte e di cultura. Rovigo l'ha superata in numeri per quanto riguarda uno dei fiori all’occhiello che fino a poco tempo fa la rendeva famosa e attrattiva in tutta Europa
Botta e risposta via social tra Alan Fabbri e Fabio Anselmo dopo l'inchiesta di Domani dove, il quotidiano di Carlo de Benedetti, fa notare come il sindaco non abbia promosso tariffe calmierate per gli oneri di cremazione e sepoltura come invece fatto da città come Padova e Bologna
Anis Hannachi era ospite di un amico a Ferrara che sapeva chi fosse e sapeva che era il fratello dell’attentatore di Marsiglia. Ma questo non porta a concludere nel territorio estense ci sia una cellula di islamici radicalizzati e pronti a colpire.
A spiegarlo è il questore Antonio Sbordone, parlando dell’arresto compiuto dagli uomini della polizia di Stato nella tarda serata di sabato 7 ottobre. «Era a Ferrara perché evidentemente aveva appoggi ma, allo stato, non possiamo ipotizzare che ci sia una cellula jihadista ferrarese». L’appoggio era dato da un amico – o comunque conoscente abbastanza stretto -, un suo connazionale, più o meno della stessa età, anche lui proveniente da Biserta, in Tunisia, che è a Ferrara per studiare. «Si conoscevano bene», spiega Sbordone, «è assolutamente integrato e non è indagato». Lo ha ospitato nell’appartamento in cui vive insieme ad altre cinque persone, tutte straniere, studenti e lavoratori. Nessuno di loro ha precedenti o risulta aver avuto problemi con la giustizia italiana.
Dai riscontri degli inquirenti pare che il ragazzo che ha ospitato Hannachi non sapesse che fosse ricercato e che su di lui pendesse un mandato di cattura europeo spiccato emesso dalla Francia dopo l’attentato del 1° ottobre.
«Al momento non c’è un allarme per Ferrara – rassicura il questore -. Le persone che hanno avuto a che fare con lui non riteniamo siano inserite in gruppi pericolosi. Ma avendolo trovato a Ferrara, questo non ci può far chiudere la pratica così velocemente».
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