Economia e Lavoro
29 Settembre 2017
Ventilata l'apertura dello stato di agitazione: "Decisioni unilaterali dell'azienda su scatti anzianità e indennità"

Clara spa e sindacati ai ferri corti

di Redazione | 2 min

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(archivio)

Clara Spa e sindacati ai ferri corti dopo alcune “decisioni unilaterali” dell’azienda nata dall’unione di Cmv Raccolta e Area. Tanto che Fp Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno deciso di intraprendere un percorso che porterà a breve all’apertura dello stato di agitazione.

Le problematiche riscontrate riguardano in particolare i lavoratori ex Cmv dell’Alto Ferrarese. Tutto verte attorno ai nuovi metodi di calcolo degli scatti di anzianità e ai tagli delle indennità che in passato venivano concesse dalla precedente dirigenza. A giustificazione delle decisioni aziendali vi sarebbe lo spauracchio del danno erariale e del possibile intervento della Corte dei Conti.

“Gettano l’ombra della Corte dei Conti sulla trattativa in corso da prima di Ferragosto – spiega Fabio Artosi della Fp Cgil – senza contare che durante gli incontri abbiamo evidenziato diverse problematiche legate ai carichi di lavoroe a varie inadempienze contrattuali. Nell’ultimo incontro, il 25 settembre, abbiamo riscontrato un clima di incomunicabilità, soprattutto con il direttore generale, che ci ha consigliato di rivolgerci alla magistratura contro le decisioni dell’azienda. Fare una vertenza attraverso i legali significa non avere alcun tipo di comunicazione e rapporto tra azienda e sindacati”.

Ecco perché entro mercoledì le tre sigle sindacali di categoria faranno assemblee con i lavoratori per spiegare la situazione, quindi chiederanno al prefetto di convocare l’azienda al tavolo prefettizio. “Se in quella sede non si troverà un accordo – aggiunge Artosi – entro 20 giorni si aprirà lo stato di agitazione, che potrebbe portare a diverse iniziative, compreso lo sciopero”.

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