Cronaca
22 Settembre 2017
Sequestrarono il direttore di filiale, quattro dipendenti e tre clienti prima di fuggire con 180mila euro

Rapina con ostaggi, arrestati due banditi

di Redazione | 2 min

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I tre si erano introdotti all’interno della banca (uno a volto scoperto e due travisati con parrucche e finti occhiali) armati di taglierino. I malviventi avevano costretto i dipendenti, sotto minaccia dell’arma, ad aprire la cassaforte a tempo, asportando il denaro contenuto all’interno nonché quello nei cassetti delle casse continue. Il tutto per un bottino finale di 180mila euro.

Il gruppo aveva agito indisturbato dopo aver trattenendo per circa un’ora e mezza il direttore, quattro dipendenti e tre clienti, chiudendoli in uno sgabuzzino di servizio per oltre un’ora e mezza, cioé per tutto il tempo che i rapinatori hanno impiegato a compiere il colpo e poi dileguarsi.

In quell’occasione, le pattuglie dei carabinieri intervenute, perlustrando la zona circostante e le possibili vie di fuga dei soggetti, avevano rinvenuto nel dedalo di traverse dietro l’istituto di credito l’auto del direttore della filiale che era stata utilizzata dai malviventi per la fuga. Ispezionandola, i militari avevano trovato uno zaino nero nei sedili posteriori della vettura, nel quale vi era parte della refurtiva, oltre 53mila euro, forse sbadatamente lasciata dai fuggitivi nella fretta di dileguarsi.

Nel corso del sopralluogo erano state estrapolate e acquisite le immagini delle telecamere della banca e di tutte quelle della zona. Attraverso i fotogrammi venne ricostruito l’identikit dei rapinatori e, grazie anche allo scambio di informazioni tra tutti i reparti dell’Arma sull’intero territorio nazionale, è stato possibile risalire all’identità dei malviventi.

Il primo a essere rintracciato è stato un giovane catanese, Damiano Castelli, 25 anni, già con precedenti specifici per rapine compiute anche in altri istituti di credito. L’ordine di cattura gli venne notificato il 24 gennaio 2016 nel carcere di Bologna.

Ora è la volta dei complici Salvatore Alfio Leone, 26 anni, e Filippo Sapienza, 33, anch’essi catanesi, entrambi detenuti presso la Casa Circondariale di Padova dopo essere stati arrestati per un’altra rapina in una banca veneta nell’aprile dello scorso anno.

Per tutti è tre le accuse sono di rapina in concorso e sequestro di persona.

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