di Cecilia Gallotta
È partita in quarta l’undicesima edizione di Remtech Expo, il più grande evento in Europa dedicato al tema delle bonifiche e della tutela del territorio, che “quest’anno registra il 40% in più di imprese presenti – come sottolinea il presidente di Ferrara Fiere Filippo Parisini – molte delle quali lavorano in ottica nazionale ed internazionale”.
Fino a venerdì, presso gli stand di Ferrara Fiere, sarà possibile passeggiare per i 2500 metri espositivi “pieni e molto vivi” che la manifestazione propone “con format sempre nuovi, come Rigenera City, tenuto a battesimo questa mattina – illustra Parisini – in una sessione che ci consentirà di avere qua una nuova gamma di espositori per il prossimo anno”.
Un ritorno è invece quello di Sismo, il progetto “che ci consente di avere rilievo scientifico” sulla riduzione e gestione del rischio sismico. Con Chem Tech, poi, la sfera universitaria dà il suo contributo afferendo “al mondo della chimica verde e della chimica blu”.
Ed è proprio il mondo universitario e quello della ricerca, che, secondo il sindaco Tagliani “hanno fatto di Ferrara uno dei migliori esempi di sperimentazione di nuove forme di bonifica. E la Fiera è il luogo che mette insieme le migliori ricerche. Così, di fronte ad un pentito di camorra che racconta balle sul nostro territorio pur di vendere il suo libro, noi qui abbiamo a disposizione l’informazione scientifica”.
Una scienza “che diventa parte stessa di una nuova economia – afferma l’assessore alle politiche europee della Regione Patrizio Bianchi – perché capace di mettere insieme i pezzi”. D’accordo anche il deputato Alessandro Bratti, presidente della commissione d’inchiesta sulle ecomagie, presente al momento inaugurale, che riconosce “Ferrara come un territorio che funziona, e che nei nostri lavori abbiamo comparato ad altri territori. E un territorio funziona laddove c’è un Università presente, apparati tecnici e un ente locale responsabile”.
Sono 257 i progetti di bonifica approvati nel corso del 2017, come illustra la sottosegretaria Silvia Velo, per un totale di 1900 soggetti privati e 530 pubblici. Questo “non vuol dire che va tutto bene, perché c’è bisogno di un salto di qualità, di rafforzare la professionalità e di più laboratori – prosegue – ma il lavoro di recupero della divulgazione scientifica è assai importante per progredire in questo senso”.
“Si pensa sempre a Ferrara come a una città di cultura intesa come città d’arte – riprende Tagliani – ma è anche una città che ha scritto la storia del petrolchimico, ed è parte della nostra storia e della nostra economia”. Un elemento che fa di Ferrara anche una “città di cultura scientifica, che non per questo è cultura di serie B – chiosa Silvia Velo – e che fa della conoscenza una parte vibrante della nostra economia”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com