La Lega Nord ha convocato un sit-in di protesta lunedì 18 settembre davanti alla prefettura per chiedere la permanenza dell’esercito in Gad fino alla bonifica completa della zona, e non solo per un mese come sarebbe emerso dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
La protesta, alimentata da Nicola “Naomo” Lodi, sembra nascere però da un malinteso: durante l’incontro di venerdì mattina in prefettura è stato concordato il proseguo dell’operazione “Periferie sicure” fino alla fine di ottobre, ma non significa che oltre quella data i militari lasceranno definitivamente il quartiere più critico della città.
Eppure il segretario comunale del Carroccio, smentito dal sindaco Tiziano Tagliani nella sua analisi sulle risultanze del vertice, tira dritto per la sua strada e conferma il sit-in autorizzato dalle ore 11 alle 13.
“La Lega ha lavorato anni per ottenere l’esercito e di certo non mollerà di fronte ai capricci di un assessore e qualche consigliere Pd – è l’attacco di Naomo all’assessore Modonesi che aveva chiesto il controllo ‘mimetico’ anche degli obiettivi sensibili come il Meis e lo stadio -. Non solo chiederemo la presenza dell’esercito per tutto il periodo in Gad, ma chiederemo di prolungare questo servizio a data da destinarsi e contemporaneamente invocheremo le dimissioni di Modonesi. Questa amministrazione ha già fatto troppi danni, noi non molleremo di un solo giorno”.
Che la “maggioranza sia allo sbando sulla questione sicurezza” è il pensiero anche del M5S che parla di “un’altra bocciatura totale della linea del sindaco, della giunta e dei consiglieri del Pd in merito alle misure di contrasto alla criminalità dilagante nel quartiere Gad e in via di estensione ad altre zone della città”. Problemi sfociati nelle dimissioni del presidente della commissione consiliare Leonardo Fiorentini (SI).
Per questo la capogruppo pentastellata Ilaria Morghen ha richiesto una “convocazione urgente della 3a commissione” con “audizione del sindaco e dell’assessore Modonesi” per ricevere “chiarimenti in merito ai recenti provvedimenti inerenti alle procedure di controllo della criminalità a mezzo dell’impiego di unità provenienti dalle forze armate”.
Ilaria Morghen sollecita inoltre “la presa visione e la valutazione della richiesta di emanazione di analogo provvedimento da parte del sindaco Tagliani, dell’ordinanza del sindaco di Firenze Nardella, datata 14 settembre, emanata in applicazione all’entrata in vigore del Decreto Minniti, con la quale si istituisce il divieto di chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento, con accertamento a carico della Polizia Municipale e denuncia per il cliente sulla base dell’articolo 650 del codice penale”.
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