di Silvia Franzoni

La stagione concertistica del Teatro Comunale Claudio Abbado riscopre le sue radici. Torna alle tematiche fondamentali promosse dal Maestro Abbado e attorno alla sua eredità culturale costruisce l’intero programma. Tornano i nomi dei musicisti cari a Ferrara Musica e al Maestro – Martha Argerich, Isabelle Faust e Alessio Allegrini – tornano le orchestre, torna l’attenzione per i giovani.

Il vasto programma “riunisce a Ferrara la famiglia musicale di Abbado”, come evidenzia il direttore artistico George Edelman. Ad accogliergla ci sarà un Teatro tirato a nuovo. I lavori – “instancabili, proseguiti notte e giorno per tutta l’estate, grazie al rispetto e alla professionalità delle imprese”, precisa Roberta Ziosi, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara – sono quasi conclusi. La grande Sala riaprirà a breve, in occasione del Premio Estense, parola del vicesindaco Massimo Maisto; ma gli interventi continueranno nel Ridotto costringendo alla sospensione “dei tradizionali concerti della domenica mattina, davvero impossibili da programmare”.

La stagione 2017-2018 sarà votata agli archi: un abbonamento ad hoc riunisce gli 8 concerti – tra i nomi, quelli di Uto Ughi, Pinchas Zukerman e Janine Jansen – che hanno come protagoniste le quattro corde. Sul palco del Teatro ci sarà spazio anche per un repertorio raramente eseguito, quello della musica da camera italiana, un viaggio da Boccherini a Respighi firmato dal Quartetto di Cremona. Saranno però le orchestre – “organismi vivi e pulsanti”, come era solito apostrofarle il Maestro – le protagoniste assolute di quest’anno. E forse non solo di quest’anno, data l’importante anticipazione concessa dal direttore artistico Edelman: “Portare l’Orchestra di Lucerna in residenza a Ferrara”.

Aprirà la stagione, il 16 ottobre, l’orchestra giovanile ‘Il Pomo d’Oro’, con il ritorno del violoncello di Edgar Moreau. Poi, dalla platea ai loggioni, si applaudirà la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (15 novembre), con Vladimir Jurowski e Martha Argerich; la solista concertatore Yuja Wang e la Chamber Orchestra of Europe (11 gennaio 2018); la bacchetta di Francois-Xavier Rothe e il violoncello di Jean-Guihen Queyras, due grandi nomi all’esordio ferrarese con la Mahler Chamber Orchestra (14 marzo). Nessuna bacchetta, invece, dirigerà la Ensemble Les Dissonances, un “esperimento eccezionale, una prima italiana davvero immancabile” fa sapere Edelman.

Mahler Chamber Orchestra (©Molina Visuals)

Il palco del Teatro accoglierà anche gli appuntamenti con l’excursus storico-musicale del ‘Guida all’ascolto’ di Valentino Sani; il ritorno del Progetto Tonali – che si rinomina Lauter – l’esperienza di successo di avvicinamento alla musica classica dei ragazzi delle scuole superiori; il bis con il cinema muto, dopo gli applausi dell’anno scorso: l’ensemble Octuor de France proporrà (il 26 marzo) Collage, il capolavoro di Buster Keaton. Su di un altro palco – quello del Torrione San Giovanni – saliranno invece Bill Frisell e Thomas Morgan (24 aprile) per l’appuntamento in collaborazione con il Jazz Club Ferrara.

La campagna abbonamenti – anch’essa tornata alle origini, con tre sole formule proposte: Large, Carnet 5 e Archi – partirà dal 28 settembre (dal 20 al 27 settembre per prelazioni e spostamenti).