Eventi e cultura
8 Settembre 2017
La regista ferrarese presenta il cofanetto che raccoglie storie di gente del grande fiume

‘Un viaggio sul Po’ con Elisabetta Sgarbi

di Redazione | 3 min

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Lunedì 18 settembre, in occasione della prima edizione del Forum mondiale dei Giovani del Mab Unesco per il Delta del Po, sarà presentato il cofanetto ‘Uomini del Delta. Un viaggio sul Po di Elisabetta Sgarbi’.

Il cofanetto – a ottobre in libreria – raccoglie il libro e i tre film realizzati da Elisabetta Sgarbi in un pluriennale lavoro sul Delta, fra le storie e la gente di questo fiume che si fa mare: Per soli uomini (2014, 83′), Il pesce siluro è innocente (2014, 60′), Il pesce rosso dov’è? (2015, 60′).

I film diretti da Elisabetta Sgarbi sono stati presentati nei più importanti festival cinematografici, in Italia e all’estero: alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, al Festival Internazionale del Film di Roma, al festival del Cinema italiano a Annecy in Francia, al Festival del Cinema Der Neue Heimatfilm a Freistadt in Austria.

La trilogia, con le musiche di Battiato,  racconta la vita dei pescatori delle valli: figure  che si stagliano sullo schermo come giganti, alfieri di una vita solitaria, quasi mitologica.  I protagonisti, Gabriele Levada, Claudio Candiani e Giorgio Moretti detto “Bertinotti” interpretano se stessi e sembrano attori consumati, nella semplicità dei loro dialoghi, nei gesti, nei resoconti sulla salute del sistema mondo.

I luoghi del film sono di straordinaria bellezza: il Po di Maistra, nell’estremo Delta del Po, in località Ca’Pisani. La valle è un mondo a sé, un ecosistema tenuto in vita dal movimento interno dell’acqua e dalla vigilanza ossessiva di questi valligiani, dal loro moto continuo, vaghi ma attenti camminatori del Fiume. Migliaia di pesci lottano quotidianamente tra la vita e la morte: l’acqua troppo fredda o troppo calda, l’anossia, gli attacchi dei cormorani e dei gabbiani. E quotidianamente, ora per ora, questi abitatori della Valle si addentrano nei relitti casoni superstiti, percorrono i bordi delle vasche e dei canali, controllano la temperatura e i livelli di ossigeno, si sporgono per capire se i pesci hanno mangiato oppure no, se alcuni di loro sono in sofferenza o se si rilassano.

Sono uomini, i valligiani, ma sono anche mamme, padri, fratelli maggiori dei pesci che accudiscono giorno e notte una miriade di innominati e innominabili esseri viventi. Il cinema di Elisabetta Sgarbi si sta sempre di più identificando con queste cose perdute, con i luoghi del silenzio e della memoria, dove a scandire il passare delle ore è il colore delle acque, il brusio degli stormi, e dove il tempo stesso sembra fermarsi.

Il libro all’interno del cofanetto ‘Uomini del Delta’ è a cura di Elisabetta Sgarbi ed Eugenio Lio. I testi del libro, con le introduzioni di  Dario Franceschini, Stefano Boncaccini, Elisabetta Sgarbi sono di Gian Antonio Cibotto, Fausta Garavini, Fabio Genovesi, Boris Pahor, Giuseppe Sgarbi, Vittorio Sgarbi, Gao Xingjian.

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