di Simone Pesci

Per un posto a tempo indeterminato da infermiere si sono presentati in 10.194, per quello che è stato un vero e proprio maxi-concorso che ha interessato la zona fieristica di Ferrara nella giornata di giovedì.

Un posto ambitissimo, quello messo in palio dall’azienda ospedaliero universitaria di Ferrara e dall’azienda Usl che ha richiamato l’interesse di tante persone provenienti da tutta Italia, che hanno viaggiato con ogni mezzo. Soprattutto l’enorme mole di automobili e autobus – 4 provenienti dalla sola Campania – diretta verso la zona di via Bologna aveva destato le maggiori preoccupazioni nelle scorse settimane anche da parte del presidente di Ferrara Fiera Filippo Parisini, che si era appellato al senso civico e alla compostezza. Per far fronte al problema dei parcheggi auto – poco più di un migliaio distribuiti fra la Fiera stessa, il Mercatone e le vie limitrofe -, il servizio dei trasporti pubblici è stato rinforzato attraverso l’istituzione di nuove corse sull’asse Fiera-Stazione dei treni negli orari ritenuti più critici.

Un grande sforzo organizzativo che ha comunque consentito ai candidati di svolgere la prova che per uno di loro ha significato la tanto attesa svolta nella vita. Divisi su due turni, uno alle 8 e uno alle 14, chini sui libri per gli ultimi ripassi e carichi di speranze, gli aspiranti infermieri hanno affollato fin dal mattino presto la zona fieristica.

A intrecciarsi, qui fra i padiglioni trasformati nell’occasione in aule, tante vicende di gente tanto lontana quanto vicina per interessi, ambizioni e storie di vita. Con la Fiera che si è trasformata, per un giorno, in un grande porto di mare dove a sbarcare, per il loro viaggio della speranza, sono state migliaia di persone provenienti da tutta Italia sognanti di leggere il loro nome al primo posto della graduatoria finale. Graduatoria che sarà determinata in base ai risultati delle due prove, scritta e pratica, svolte contestualmente nella stessa giornata. Per 10.193 di loro, però, questo non sarà né il primo, né l’unico, né l’ultimo concorsone.