Masi Torello
5 Settembre 2017
Arpae dà l'autorizzazione, il Comune non è d'accordo. Bizzarri: “Non ammetterò nessun peggioramento nella qualità della vita”

L’impianto biogas andrà ad escrementi di polli

di Redazione | 2 min

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Masi Torello. “Mi impegno a fare tutto ciò che è in mio potere, non farò passare nulla, farò controlli stringenti e, nel caso in cui l’Agricola 2000 fuoriesca dai limiti prescritti, farò cessare l’utilizzo di pollina nell’impianto di biogas”. È con queste parole che si congeda il sindaco Riccardo Bizzarri dall’assemblea pubblica tenutasi lunedì sera presso la sala consiliare per discutere della richiesta di modifica non sostanziale dell’autorizzazione unica dell’impianto a biogas di via Santa Cecilia.

È un problema molto sentito nel paese e sono numerosi i cittadini che si presentano all’incontro che vede come partecipanti anche Luca Colombarini e Giuditta Flachi per Agricola 2000 e Marco Rizzati per l’opposizione. In realtà l’azienda ha già ottenuto da Arpae l’autorizzazione per l’utilizzo di pollina (deiezioni di polli, per intenderci) nell’impianto ma il Comune ha diritto di presentare una serie di prescrizioni entro l’11 settembre ed è per tale motivo che il sindaco ha deciso di incontrare i cittadini chiedendo suggerimenti e proposte per tali prescrizioni.

C’è disillusione nella popolazione masese che, in più di un intervento, ricorda come “la legge tuteli maggiormente i produttori di biogas rispetto ai cittadini” e non dimentica l’incapacità di stoppare la costruzione dell’impianto nel 2011\2012 nel territorio comunale a differenza di ciò che avvenne a Poggio Renatico.

Il problema principale e più evidente è l’esalazione di cattivi odori percepita principalmente da coloro che vivono nelle immediate vicinanze alla centrale ma le criticità evidenziate sono anche altre come l’incremento eccessivo del traffico in una via particolarmente stretta e il rischio che le esalazioni possano avere anche ripercussioni sulla salute.

Dal canto suo Luca Colombarini apre alla possibilità di fare controlli pre e post inizio dell’utilizzo della pollina per verificare l’effettivo aumento o diminuzione di cattivi odori e di elementi inquinanti ma “per fare questo ci si deve accordare sull’arbitro”. Infatti la maggioranza dei presenti non riesce a porre fiducia in Arpae perché, prendendo l’esempio di un presente, “quando sono venuti a casa mia i controlli sono stati brevi e privi di validità scientifica avendo il tecnico semplicemente annusato l’aria”.

Il sindaco Bizzarri, contrario all’utilizzo della pollina ma impossibilitato a un divieto preventivo, siederà al tavolo con Colombarini cercando di trovare un accordo su un protocollo condiviso nel quale proporrà tutte le prescrizioni proposte durante l’incontro e altri paletti ma, dice, “non ammetterò nessun peggioramento nella qualità della vita per i miei concittadini”.

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