Codigoro. Tavolo di confronto col prefetto il più presto possibile e limite massimo di migranti chiaro e trasparente che coinvolga pubblico e privato. Sono le due proposte che il M5S di Codigoro sottoporrà al prossimo consiglio comunale per programmare gli arrivi, “che devono essere equamente divisi in tutti i Comuni non solo a Codigoro”, e per “risolvere un problema concreto, senza divisioni, nell’interesse del rispetto delle regole e dei nostri concittadini”.
“Il regolamento dice chiaramente che serviranno le firme dei due quinti dei consiglieri – ricordano Claudio Dolcetti, Annalisa Fabbri, Matteo Mingozzi e Sara Zampolli -. Noi quattro del Movimento 5 Stelle firmeremo per primi e chiediamo di fare lo stesso a chi, come noi, è rimasto allibito di fronte alle proposte infondate del sindaco, alla retromarcia dopo la bacchettata del Pd provinciale ed all’ultimo battibecco interno con Finotti che dimostra la totale mancanza di un piano condiviso anche solo nella stessa giunta sul tema migranti“.
La provocazione dell’aumento delle tasse e l’avvio dei controlli ai privati mossi da Alice Zanardi, secondo i pentastellati, rappresenta “un esempio di come un tema così delicato venga gestito in una maniera superficiale, senza soluzioni definitive, forse per cercare il facile consenso”. Per questo i pentastellati annunciano battaglia: “Se non ci sarà una soluzione condivisa con noi sul tema migranti, presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, visto che senza i voti del Psi non sarebbe mai stata eletta”.
“Vediamo ora chi ci affiancherà in questa battaglia concreta a tutela delle nostre comunità, anche con azioni forti contro quel governo regionale e nazionale a guida Pd che non fa nulla per risolvere il problema migranti, ma ne è il principale responsabile” attaccano i pentastellati che riservano le parole più dure alla Zanardi e alle contrapposizioni interne alla giunta tra lei e il vice-sindaco che “non porteranno a migliorare il nostro Comune, ma ad un regolamento di conti interno ai partiti, che comunque vada a finire si tradurrà in un indebolimento dell’amministrazione stessa che danneggia, per forza di cose, l’intera comunità”.
“Sarà l’occasione concreta per verificare chi agirà per interesse personale o per l’interesse di coloro che rappresentiamo, i cittadini – ribadisce il gruppo consiliare -. Siamo orgogliosi di essere codigoresi e altrettanto indignati per ciò che è accaduto e che ha danneggiato la nostra immagine in tutta Italia, perché un sindaco non può dire ai microfoni dei media nazionali: ho fatto questa proposta ma non so neanche se sia legalmente fattibile”.
“Non possiamo non ricordare poi l’atteggiamento del sindaco dopo i fatti di Gorino – rimembrano i pentastellati -: ai microfoni di Sky aveva fatto la figura del Comune accogliente e benevolo, perché in quel momento conveniva agire così invece che puntare i piedi col prefetto per risolvere la questione in maniera collaborativa. Sempre in quell’occasione il sindaco elogiava la casa-famiglia L’Airone per aver preso in carico la gestione dei migranti”.
“Oggi invece i privati vengono messi alla berlina come lucratori, ovviamente senza mai fare un nome così come quando si fa riferimento a cittadini che non metteranno più le loro case a disposizione: chi sono effettivamente? – si domanda il M5S codigorese -. Abbiamo già protocollato un accesso agli atti in merito, perché vogliamo vederci chiaro e non basarci su parole che poi vengono ritrattate o senza alcuna controprova”.
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