Economia e Lavoro
11 Agosto 2017
I sindacati contro le aperture festive nel commercio

«Astenetevi dal lavoro a Ferragosto»

di Redazione | 2 min

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A Ferragosto non si lavora. È questo il messaggio dei sindacati diretto ai lavoratori del commercio e agli addetti di tutte le altre attività nei centri commerciali in vista della festività del 15 agosto.

I sindacati regionali – Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil – confermano così la netta contrarietà alle aperture festive nel settore del commercio e invitano senza mezzi termini i lavoratori all’astensione dal lavoro.

«La disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori – si legge in una nota sindacale -. Recenti sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo».

«Come noto – proseguono i sindacati – la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il decreto “Salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie.  È necessario che la discussione in Parlamento per una nuova regolamentazione delle aperture commerciali si riattivi. Le nuove regole, ancora ferme in Parlamento nella X^ Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, se da una parte potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere di orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in sole 6 festività, sostanzialmente non risolveranno il problema. Le liberalizzazioni sono sbagliate – affermano le organizzazioni sindacali – non aiutano la crescita economica, non creano nuova occupazione, producono dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari ben poco concilianti con le necessità di riposo».

Per queste ragioni, le segreterie regionali ribadiscono l’invito a lavoratori e lavoratrici ad astenersi dal lavoro per tutto il turno di lavoro della festività sopra riportata, ricordando ai lavoratori che «sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione».

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