Casumaro. Buone notizie per la Govoni Sim Bianca, la storica azienda casumarese che da oltre 50 anni realizza sistemi automatizzati per la movimentazione dei materiali sfusi. Mezzo secolo di innovazione ed esperienza che verrà salvato dai cinesi. La società di ingegneria Shanghai Bloom Powder Engineering Inc, con sede a Qingpu nel distretto di Shanghai, ha acquistato all’asta la ditta.
Il colosso cinese si è aggiudicato lo stabilimento a San Lazzaro di Savena nel Bolognese, dove la produzione si era spostata dal 2013, dopo che il terremoto dell’anno prima devastò la precedente sede in via Bondenese a Casumaro.
Scosse ‘fisiche’ ed economiche: il Gruppo Paritel, la holding dell’imprenditore bolognese Luca Peli che acquistò la fabbrica, è stato travolto da una crisi finanziaria che ha determinato il crac dell’azienda, con la conseguente procedura di amministrazione straordinaria iniziata nel 2015 e conclusa in questi giorni con l’acquisizione all’asta.
Un grande, grandissimo, sospiro di sollievo per i venti dipendenti che dalla frazione centese facevano i pendolari nel Bolognese per proseguirà l’attività. L’amministratore delegato Zhang Lilnglong ha incontrato i lavoratori e ha confermato loro che non perderanno il posto di lavoro: il piano industriale, infatti, prevede il mantenimento del personale già in essere e la volontà di riportare la fabbrica ‘ai tempi d’oro’, ai livelli produttivi raggiunti prima della crisi e del declino.
Una notizia ancora più bella per il territorio estense: la sede legale e produttiva dovrebbe tornare a Casumaro. Non è confermato se la nuova proprietà stia vagliando l’ipotesi di riqualificare l’ex stabilimento di via Bondenese, chiuso ormai da 5 anni e lasciato in uno stato di abbandono, o se stia cercando siti più idonei per ripartire con la produzione a tutto gas. Si sarà qualcosa di più a settembre, quando l’ad Zhang Lilnglong tornerà in Italia per un altro sopralluogo.
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